Fragolino83
00lunedì 13 ottobre 2008 19:26
Non te ne andare cosi,
fai più male a te che a me,
lascia che la mia mano intrecci la tua come quel primo giorno
del nostro amore.
lascia che il sole di quel giorno di maggio
torni a scaldare i nostri cuori alimentando il nostro amore.
Non te ne andare cosi,
lasciando a metà quello che il padrone dei cieli ha progettato per noi,
ricorda i nostri momenti felici,
quando l’amore proteggeva i nostri cuori dalla tempesta,
quando il sole del mattino ci svegliava dolcemente entrando
silenziosamente da quella finestra.
Non te ne andare cosi,
fai più male a te che a me,
fuori piove, è un giorno brutto per andartene via,
ascoltami, perdonami, amami e cosi sia.
lucimaest
00lunedì 13 ottobre 2008 22:23
Esperienza vissuta 4 decenni fa'...ora tu la scrivi cosi' vera e la sento " grande poesia d'amore".La gioia ed il dolore non hanno stagioni.
Bravo.
Lucimaest
Cobite
00martedì 14 ottobre 2008 16:05
C'è un ritornello ripetuto ben tre volte (cosa che in poesia non si fa) e dei versi che secondo me scivolano troppo sul discorsivo.
Non so che pensare, ma se è canzone dovrebbe essere spostata in "Quando le canzoni sono poesia".
Ciao
Giancarlo
Cobite
00martedì 14 ottobre 2008 16:34
Ecco, come canzone diventa certamente più interessante.
Ciao
Giancarlo
Raggio di Sole21.
00martedì 14 ottobre 2008 17:03
Mi sembrava adatta a una canzone ma...non te l' ho chiesto.
Bellissima, comunque e molto coinvolgente.
Laura.