Credo di essere molto più vicino al pensiero di Leo che a quello di Berardinelli.
Parlando di poesia, a mio avviso, dobbiamo guardare alla forma, ed in primis al
ritmo, perché è proprio essa che distingue la poesia dagli altri settori egualmente comunicativi (monologo, pensiero, aforisma, cronaca... in prosa)
Quando guardiamo al poeta, allora oltre che alla forma dobbiamo guardare anche a cosa comunica, ovvero, all'argomento, al modo in cui si esprime, al senso (sia esso evidente, nascosto) alle emozioni che suscita, all'insegnamento che se ne ricava e quant'altro.
La poesia può trattare quindi qualsiasi argomento senza limitazioni, così come ogni altro modo espressivo ed artistico. Va da se che una poesia totalmente ermetica che non suscita nulla a nessun lettore può essere anche di forma perfetta ma, per me, è anche un fallimento per il poeta.
Attenzione che a volte un buon ritmo e semplici giochi di parola (come in alcune filastrocche) possono creare una musicalità tale da suscitare emozioni anche se il senso sfugge alla logica. In questo caso la poesia comunica emozioni ed non è affatto un fallimento, anzi.
Anche se viene ancora riportata correttamente su quasi tutti i dizionari, a mio avviso è da parecchio che si è dimenticata o travisato il vero significato della parola "poesia" . Si confonde spessissimo il senso dell'arte con il senso lato di espressione carina e romantica o di scrittura in colona. Anche i giornali portano scrittura in colona e a volte si trovano espressioni carine ma non per questo sono scritti in poesia.
A mio avviso un po’ di confusione ce l’hanno, o fingono di averla anche molti di quei critici che si gongolano di più sulle loro stesse parole, buone per qualsiasi situazione, per promuovere qualche autore in auge alla casa editrice che paga bene, più che ad interpretare davvero l'arte.
Personalmente sono molto deluso dal caos editoriale moderno che fa sì che prendi una cantonata otto volte su dieci, tanto da toglierti ogni voglia di abbonarti a qualsiasi cosa.
Fiori di Pensiero, a mio avviso, ha momenti in cui si leggono poesie davvero eccellenti ed altri in cui non si nota molta arte, ma tutti possono insegnare e comunicare qualcosa e almeno non costa nulla.
Giancarlo