davidalcova2
00sabato 9 aprile 2022 21:53

L’effetto nocebo. – L’effetto placebo può andare anche in direzione opposta. Per es., se il soggetto si aspetta un incremento di un sintomo, si può avere un reale aumento. In tal caso, si parla di effetto nocebo. I meccanismi che ne sono alla base sono praticamente gli stessi dell’effetto placebo, solo che vanno in direzione opposta. Per es., possono essere coinvolti meccanismi di aspettativa o apprendimento.

L’effetto nocebo riveste un’importanza particolare nella nostra società. Un esempio è rappresentato dai messaggi lanciati dai mezzi di comunicazione di massa, come la televisione, la radio e i giornali, riguardo ai pericoli e ai danni per la salute. Spesso questi messaggi sono falsi o esagerati, eppure inducono aspettative negative in coloro che li ricevono. Alcuni studi recenti hanno dimostrato che disturbi come la cefalea, spesso imputati alle radiofrequenze, non sono altro che effetti psicologici, ossia effetti nocebo. Analogamente, gli effetti collaterali dei farmaci, descritti nel foglio allegato alla confezione (il cosiddetto bugiardino), qualche volta sono solo effetti nocebo: leggere che un farmaco può indurre nausea potrebbe provocare realmente nausea in alcuni soggetti. Una diagnosi negativa può sortire lo stesso effetto, con il paziente che presenta una sintomatologia più severa solo per il fatto di aspettarsi un peggioramento della sua situazione.

Conclusioni. – Gli effetti p. e n. possono essere presenti anche al di fuori dell’ambito strettamente sanitario, dimostrando che le nostre aspettative, credenze, convinzioni e suggestioni giocano un ruolo importante nella vita di tutti i giorni. Per es., la somministrazione di un placebo può indurre anche un aumento della performance fisica, con riflessi sull’etica nello sport. Inoltre, sebbene il concetto di placebo rimanga strettamente legato all’ambito della medicina, è interessante notare che gli aspetti di base possono essere applicati anche nella vita quotidiana, durante la quale si è sottoposti a continui inganni e condizionamenti che possono modulare non un sintomo, bensì le nostre percezioni, i nostri giudizi e i nostri comportamenti.


davidalcova2
00sabato 3 settembre 2022 21:01

Effetto placebo

Per es., aspettarsi un beneficio terapeutico, e quindi un miglioramento clinico, scatena i meccanismi cerebrali di ‘ricompensa’ oppure di riduzione dell’ansia. Nel secondo meccanismo gioca un ruolo importante l’apprendimento. Infatti, la ripetuta associazione fra il contesto intorno al paziente (per es., una siringa o il personale medico) e il principio farmacologico attivo (il farmaco contenuto nella siringa) induce una risposta condizionata, per la quale dopo ripetute associazioni la sola vista della siringa o del medico sarà sufficiente a produrre la riduzione del sintomo.



davidalcova2
00venerdì 16 dicembre 2022 10:59

Il placebo serve solo per la riuscita del farmaco vero e proprio




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