Nascere

Nascere è una magia che non ha fondamenti umani nella sua concezione,
è il miracolo che gli esseri, di ogni genere e luogo, partecipano a custodire
e successivamente ad educare.
E' il tempo indefinito che convive con la
natura umana del vivere e finire.
Convive, si,
ma non scompare affatto,
mantenendo la propria unica funzione
di creare dal nulla quella poesia,
quel mistero e quell'amore
alloggiati nel cuore.
La nascita ci insegna il buono e il cattivo,
è l'orizzonte, che già ai primi albori,
rapisce i nostri occhi di sfumature
che solo l'immaginazione ne riconosce il quadro.
E' un cielo stellato che più o meno nuvoloso
ne risulta sempre e comunque l'intaccabile fondale.
Questo è ciò che l'uomo non sa spesso cogliere,
la base di ogni sensazione,
di ogni ideale, di tutte le azioni che riproducono il proprio stile,
di chi ruba,
mente e distrugge, nel suo potere, generazioni di persone,
nonchè bambini.
Penso, anzi ne sono certo, che i bambini,
ad un passo dalla nascita,
possano soltanto indicarci la strada giusta,
la strada di ciò che ha un senso,
dell'immaginazione, della purezza e del sorriso.
Penso altresì che tu uomo vedi soltano senza osservare le loro azioni,
senti senza ascoltarne la voce,
e non ne cogli affatto la loro saggezza incommensurabile...
tu uomo non ha mai vissuto, anzi non sei mai nato.