Letto 26 (via della scala)

PiccolaFlo93
00sabato 21 giugno 2008 15:37
Stefano Rosso
( Prima Parte )


Via della Scala è sempre la
e io dal letto 26
malato di pazienza sto
e aspetto chi non torna più
è un ragazzino magro che
cantava sempre insieme a me
e morì un giorno che non so
e i suoi bei sogni mi lasciò

E Biancaneve è ancora là
è un po' invecchiata ma che fa
le mele non le mangia più
forse i ragazzi giù del bar
ricordo tanto tempo fa
veniva a scuola insieme a me
la guerra già non c'era più
e poi non c'eri neanche tu

La brillantina e via così
si incominciava il Lunedì
ad invidiare quello che
aveva un libro da studiar
diceva non ti serve a niente
la scuola non ti servira'
e invece io tra quella gente
capivo un po' di verità

La mariujana ti fa male
il Chianti ammazza l'anemia
i miei compagni li ho lasciati
ho preferito andare via
così ho comprato un giradischi
uno di quelli che non va
per non dar noia a quel vicino
che non riesce a riposar

Ho conosciuto tante donne
cattive, oneste e senza età
a tutte ho dato un po' qualcosa
con tanta generosità
a lei, mia madre, i dispiaceri
mentre a mia moglie dei bambini
al primo amore i sentimenti
i baci e l'acne giovanile

Via della Scala è sempre là
e io dal letto 26
in chiudo gli occhi e penso a te
ti sento e invece non ci sei
PiccolaFlo93
00sabato 21 giugno 2008 15:49
( Seconda Parte )
Via della Scala stava là
ed io dal letto 26
sognavo la mia libertà
cercando fra i ricordi miei
se adesso vado per il mondo
mi guardi tanto strano tu
ma sono sempre un vagabondo
che ha in tasca cento lire in più

La vecchia fuori dal portone
non la cercare più, non c'è
e i fiori fuori al mio balcone
sono appassiti e sai perchè
la vita, sai, non è una foto
ma è l'attimo che se ne va
e insieme porta via i colori
e porta via la verità

E la cultura è un ideale
e il sogno è quasi già realtà
ma il pane è sempre senza sale
e non è poi felicità
se quando torni a casa stanco
ti butti a letto e chi c'è, lei
c'è lei che aspetta già da tanto
e non sa ancora tu chi sei

Si parla tanto di violenza
di compromessi e libertà
di consumismo e di coscienza
proletariato e parità
ma sul 28 ogni mattina
si assale dietro e poi si va
e ognuno cerca di far prima
e resta in piedi chi ci sta

Ho conosciuto tanti matti
cattivi onesti e senza età
cantanti, preti, lavapiatti
e quanti amici, chi lo sa
ma il piu' simpatico e il più bello
l'ho visto al cesso a un piano-bar
dentro a uno specchio, e io con quello
tutta la notte giù a parlar

Via della Scala è sempre la
e adesso al letto 26
qualcuno sta inventando un sogno
o sta crepando, chi lo sa
kim.
00giovedì 17 luglio 2008 13:41
Veramente stupenda...mentre la leggevo sentivo il cuore tremare e non potevo fare a meno di pensare a quelle parole che sento così familiari...
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