Lettera all'amico criticone

RedazioneDiFiori
00mercoledì 19 marzo 2014 23:38
Caro amico, ho letto la tua critica su chi guadagna il tanto da costruirsi una casa dopo una vita di lavoro e magari prendersi la villa al mare, o semplicemnte cambiare auto con in TFR, "vizzi" messi in rapporto da te con i bambini affamati d’Africa.
Certo che si tratta di un confronto altisonante ed impari, che tende a criminalizzare i guadagni della parte produttiva ed altamente organizzata del mondo, e riferibile a chiunque guadagni un po’ di più dell’indispensabile per vivere e lo usi per una sua maggiore comodità.

Quello che mi rende lieto è capire che anche tu partecipi nel tuo possibile a sfamare ed istruire qualche bambino bisognoso. Perchè lo fai vero?
La “mia” figlia a distanza si chiama Helen, ed i centri assistenza a cui ho collaborato con il mio possibile alla costruzione sono in Kenya ed in Costa Ricca e , confesso, uno anche in Italia.
I bambini da te aiutati come si chiamano?
Come?
Hai partecipato con l’intero quartiere o con i colleghi della banca all’adozione di un bambino e non ricordi come si chiama? Uno solo... e anonimo?
E certo hai fatto tanto, praticamente l’elemosina. Complimenti!
Però critichi il guadagno dei calciatori e ti sembra così di essere a posto..
Ma tu sai cosa fanno i calciatori nel loro possibile per aiutare i bambini bisognosi?
Critichi gli altri perchè hanno il fuoristrada o la casa al mare, ma sei proprio sicuro che loro non abbiano fatto nulla?
O sei di quelli che come senti che qualcuno “aiuta” lo insulti dicendoli che il borghese lo fa solo per scaricarsi la coscienza?
E già, perchè lui la coscienza ce l’ha!
Tu invece vorresti che ci pensasse lo stato con un bel versamento del tot % sul Pil, o come cavolo si chiama, prelevandolo da chi ha guadagni più alti dei tuoi, qualsiasi guadagno tu abbia. E poi vorresti che le banche che hanno fatto i prestiti nel terzo mondo o le aziende che hanno costruito infrastrutture (dighe, strade, porti... ) annullassero il loro debito. E così ti sentiresti a posto.
Ora, amico caro, ti dico un mio pensiero.
Sai cosa fanno i governi africani quando hanno i soldi?
Comprano cibo,infrastrutture, medicinali o asssistenza?
No!
Si comprano le armi!
Allora quando noi chiediamo l'annullamento del loro debito, in realtà li aiutiamo... ad indebitarsi di nuovo per comperare altre armi.
Così accade che noi aiutiamo i bambini a crescere perchè si ammazzino da grandi in guerre, gueriglie e faide tribali crudelissime.
Bello vero?

Secondo me non sono i soldi che servono, ma la merce, le opere, l'assistenza e l'istruzione distribuiti direttamente sul posto possibilmente da nostri volontari o stipendiati adeguatamente protetti.
Dati da fare, amico, fai volontariato tu che puoi, e lascia perdere le malignità, ché quelle crescono in fretta ma sfamano solo l’anima del cattivo di cuore.

Ciao amico.

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