Le mie parole

Dan.929
00domenica 19 maggio 2013 08:41
Le mie parole soggiaciono a terra,
come il silenzio di molte lacrime...
A volte guerriere, o mute anime
che tacciono ciò che la gola serra.
Cobite
00sabato 1 giugno 2013 10:18


Magnifica quartina che con umiltà parla dei propri sentimenti contenuti nelle proprie parole. E proprio da tale umiltà esce,a mio avviso, il canto più espressivo.

Piaciutissima [SM=x142874] [SM=x142873]

Giancarlo [SM=x142897]
Vinum Divinum
00lunedì 3 giugno 2013 09:49
Concordo con Cobite e aggiungo che la brevità nei versi è sempre magnifica, bravo!

P.S: Un piccolo appunto però sull'endecasillabo. Ho notato che hai composto tutti versi di 11 sillabe, quindi credo che il tuo intento fosse di creare una quartina di endecasillabi, ma hai commesso un errore piuttosto comune: i versi 2 e 3 non sono endecasillabi!
L'endecasillabo è tale non quando ha undici sillabe, ma solo quando l'ultimo accento cade sulla decima sillaba; dato che "làcrime" ed "ànime" sono parole sdrucciole l'accento cade sulla nona sillaba e leggendo si avverte che non è un endecasillabo.
Te lo dico perché è un errore che qui correggo e faccio notare spesso, se già ne eri a conoscenza e la tua intenzione era proprio questa ti faccio le mie scuse!

P.P.S: Anche se non computando la sinalefe al verso 2 "come il" e al 3 "guerriere, o" il verso rientrerebbe perfettamente. Non so però se è così che l'hai pensato, attendo una tua risposta!
Dan.929
00lunedì 3 giugno 2013 20:52
Ciao...ti ringrazio moltissimo per i tuoi appunti decisamente costruttivi e per me molto importanti. Effettivamente il mio scopo era quello di scrivere una quartina di endecasillabi, ma come giustamente mi fai notare non è stato proprio così :)

Non conosco bene la metrica e tutte le sue regole, sono ancora alle prime armi.

Grazie ancora!
garofano a.
00martedì 4 giugno 2013 00:10
Non mi intendo di metrica, ma mi è piaciuta

Pino [SM=x142870]
Vinum Divinum
00mercoledì 5 giugno 2013 15:01
Re:

Non conosco bene la metrica e tutte le sue regole, sono ancora alle prime armi.

Grazie ancora!




Figurati, è un'arte che si impara soprattutto scrivendo e mettendola in pratica.
Dato che per te sono consigli importanti allora ti faccio notare anche un piccolo guasto nelle rime dei versi 2 e 3. Una rima è la perfetta identità di suono fra due parole a partire dalla sillaba tonica, cioè accentata: cìme-rìme.
Nei tuoi due versi:
"come il silenzio di molte làcrime...
A volte guerriere, o mute ànime"
l'accento cade sulla terzultima sillaba e non rende la "perfetta identità di suono a partire dalla sillaba tonica". Esànime-ànime sarebbe un esempio di rima, -àcrime e -ànime sono una semplice assonanza o, più precisamente, una rima imperfetta. Cose del genere sono molto utilizzate nella poesia del Novecento e a me piacciono un sacco, ma visto che il tuo intento era di fare una rima perfetta ho ritenuto opportuno spiegartelo [SM=x142870]
maiok
00mercoledì 5 giugno 2013 18:56
complimenti bella poesia Dan.929 :)

ps. Vinum Divinum, il tuo appunto come contare le sillabe è stato utile anche a me, grazie
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