La volpe e la cicogna

Dalla favola di Fedro (Favole I, 27)...


Si racconta che una volpe invitò una cicogna a pranzo
e le servì su un piatto liscio un miscuglio brodoso,
dal profumo invitante. La cicogna, poveretta, con quel
lungo becco che si ritrova, non potè gustare nulla.
Il favore andava ricambiato... Fu così che la cicogna
invitò a casa la volpe e si diede da fare per essere
all'altezza. L'intruglio riuscì buonissimo. Fu servito
dentro a un fiasco in cui alla volpe non restò altro
che guardare e leccare l'orlo. Il muso non entrava...
E, stavolta, a digiuno restò la volpe.



(Se davvero ogni favola ha la sua morale,
la morale di questa favola è molteplice).

La morale non è mica che la vendetta è un piatto che va servito freddo?

No...scherzo!!!
Fa riflettere

"Chi la fa l'aspetti";
Una scortesia ricambiata, in questo caso.
Sempre utile, Fedro. Grazie Vitale di questo simpatico post.

Se non erro la morale in questo caso è esplicitata da Fedro stesso:

"Il suo stesso esempio deve soppotare con animo sereno" (trad. Cobite.... azz non ho studiato il latino e manco greco!!! )






Giancarlo cobite

La famosa favola della volpe e della cicogna!
Chi la fa l'aspetti...
oforse se è ammessa ignoranza della cicogna non adattare mai gli altri a te stesso.
Lory