La locanda dei tre moschettieri

leonelrugama
00lunedì 21 ottobre 2013 20:55

Nella locanda dei tre Moschettieri
c’è un uscita sul retro
riservata alle speranze e alla fuga degli amanti pentiti.

La padrona legge Dumas e affitta le stanze a tre dollari la notte.
Ha un anello arrugginito al dito medio,
lo usa per sfregiare i passaporti
perché dice che così non dimenticano,
perché dice che così poi ritornano.

Costanza porta i piatti e pulisce i tavoli.
C’è troppo rossetto sulle sue labbra,
ma gli occhi sono ancora puliti d’azzurro
e un suo sguardo vale una vita.

La televisione straniera urla che le missioni di pace
non si possono fare senza fucili
e sussurra di naufraghi senza isole, che non saranno mai famosi.

Costanza pulisce e ascolta,
una lacrima azzurra cade sul mio tavolo,
le prendo la mano,
non voglio che asciughi,
non voglio la cancelli.

Abbiamo fatto l’amore in un battito di ciglia,
poi sono fuggito dall’uscita sul retro,
perché la rotta per domani è già tracciata
e lo scafista aspetta con una pistola infilata nella cintura.
Cobite
00martedì 22 ottobre 2013 09:00



Molto bello il racconto, con un finale a sorpresa che mi è piaciuto, ma come poesia non la vedo proprio e lo sai perché.

Una domanda, ma davvero in Libia si paga in dollari il pernottamento o si tratta di un'altra cosa?

Un applauso. [SM=x142874]

Giancarlo [SM=x142897]
leonelrugama
00martedì 22 ottobre 2013 14:21
Vuol dire che posterò da queste parti.
L'ambientazione è di pura fantasia.
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 17:06.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com