La guerra di Piero

davide urso
00sabato 5 novembre 2005 23:59
LA GUERRA DI PIERO
Dormi sepolto in un campo di grano,
non è la rosa, non è il tulipano,
che ti fan veglia dall'ombra dei fossi
ma sono mille papaveri rossi.
"Lungo le sponde del mio torrente
voglio che scendano i lucci argentati,
non più i cadaveri dei soldati
portati in braccio dalla corrente".
Così dicevi ed era d'inverno
e come gli altri verso l'inferno
te ne vai triste come chi deve,
il vento ti sputa in faccia la neve.
Fermati Piero, fermati adesso
lascia che il vento ti passi un po' addosso,
dei morti in battaglia ti porti la voce,
chi diede la vita ebbe in cambio una croce.
Ma tu non lo udisti e il tempo passava
con le stagioni a passo di "java"
ed arrivasti a varcar la frontiera
in un bel giorno di primavera.
E mentre marciavi con l'anima in spalle
vedesti un uomo in fondo alla valle
che aveva il tuo stesso identico umore
ma la divisa di un altro colore.
Sparagli Piero sparagli ora
e dopo un colpo sparagli ancora
fino a che tu non lo vedrai esangue
cadere in terra, coprire il suo sangue.
"E se gli sparo in fronte o nel cuore,
soltanto il tempo avrà per morire,
ma il tempo a me resterà per vedere,
vedere gli occhi di un uomo che muore".
E mentre gli usi questa premura
quello si volta, ti vede, ha paura
ed imbracciata l'artiglieria
non ti ricambia la cortesia.
Cadesti a terra senza un lamento
e ti accorgesti in un solo momento
che il tempo non ti sarebbe bastato
a chieder perdono per ogni peccato.
Cadesti a terra senza un lamento
e ti accorgesti in un solo momento
che la tua vita finiva quel giorno
e non ci sarebbe stato ritorno.
"Ninetta mia crepare di maggio
ci vuole tanto, troppo coraggio.
Ninetta bella dritto all'inferno
avrei preferito andarci in inverno".
E mentre il grano ti stava a sentire
dentro le mani stringevi il fucile,
dentro alla bocca stringevi parole
troppo gelate per sciogliersi al sole.
Dormi sepolto in un campo di grano
non è la rosa, non è il tulipano
che ti fan veglia dall'ombra dei fossi
ma sono mille papaveri rossi.


Fabrizio De Andrè

Thesilentgirl
00domenica 6 novembre 2005 13:10
Non lo conosco molto De Andrè...però a questa conzone ci sono legata..mi fa piangere sempre..è così triste...e poi mi ricorda quando ero più piccolina...Ogni mattina quando mia madre mi accompagnava alla scuola elementare con l'auto, metteva sempre una audiocassetta(..le vecchie audiocassette [SM=g27817] ..quelle che quando tiravi fuori il nastro ci potevi incartare tutta la casa, o fare gli spaghetti... [SM=x142860] ), e in questa cassetta c'erano un sacco di canzoni di cui ricordo ancora tutte le parole..anche se magari qualcuna non l'ho più ascoltata da allora!
adesso non ho più questa memoria.... [SM=g27825] sarà grave?

Comunque..ogni volta che ascolto o leggo questa canzone...è come vedere un film..anzi, un cortometraggio..di quelli antichi però,..senza suono..e in bianco e nero..così il sangue non si vede..si sente solo lo sparo..dentro però, come un colpo alle spalle.
FR@NK@
00domenica 6 novembre 2005 20:36
un altra perla

DEL GRANDE DE' ANDRE'..BENE DAVIDE.....ABBIAMO IN COMUNE LA PASSIONE PER QUESTO GRANDE POETA, E CANTANTE....
LE SUE CANZONI HANNO SEGUITO L AMIA ADOLESCENZA E ANCHE ORA,..GIA' GRANDE, LO ASCOLTO SEMPRE......UNA CANZONE SPLENDIDA CHE A ME PIACE MOLTO E':

desamistade...


(disamicizia, faida)

Che ci fanno queste anime
davanti alla chiesa
questa gente divisa
questa storia sospesa

a misura di braccio
a distanza di offesa
che alla pace si pensa
che la pace si sfiora

due famiglie disarmate di sangue
si schierano a resa
e per tutti il dolore degli altri
è dolore a metà

si accontenta di cause leggere
la guerra del cuore
il lamento di un cane abbattuto
da un'ombra di passo

si soddisfa di brevi agonie
sulla strada di casa
uno scoppio di sangue
un'assenza apparecchiata per cena

e a ogni sparo all'intorno
si domanda fortuna
che ci fanno queste figlie
a ricamare a cucire

queste macchie di lutto
rinunciate all'amore
fra di loro si nasconde
una speranza smarrita

che il nemico la vuole
che la vuol restituita
e una fretta di mani sorprese
a toccare le mani

che dev'esserci un modo di vivere
senza dolore
una corsa degli occhi negli occhi
a scoprire che invece
è soltanto un riposo del vento

un odiare a metà
e alla parte che manca
si dedica l'autorità

che la disamistade
si oppone alla nostra sventura
questa corsa del tempo
a sparigliare destini e fortuna

che fanno queste anime
davanti alla chiesa
questa gente divisa
questa storia sospesa



Testi di Fabrizio De Andrè


per te....franka.....

[Modificato da FR@NK@ 06/11/2005 20.41]

davide urso
00domenica 6 novembre 2005 23:45
Re: un altra perla
Scritto da: FR@NK@ 06/11/2005 20.36
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>
> DEL GRANDE DE' ANDRE'..BENE DAVIDE.....ABBIAMO I
> N COMUNE LA PASSIONE PER QUESTO GRANDE POETA, E
> CANTANTE....
> LE SUE CANZONI HANNO SEGUITO L AMIA ADOLESCENZA
> E ANCHE ORA,..GIA' GRANDE, LO ASCOLTO SEMPRE......

[Modificato da FR@NK@ 06/11/2005 20.41]


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mi fa un piacere enorme, credimi
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