LA LUMACA SENZA CONCHIGLIA

fiordineve
00venerdì 26 novembre 2004 03:10
La lumaca senza conchiglia



C'era una volta una lumaca.
Il suo nome era Lumy e viveva dentro un albero con i suoi genitori e suo fratello Maky.
Lumy era una lumaca diversa dalle altre perché era nata senza conchiglia. Lei non lo sapeva o forse fingeva di non sapere che non era l'unica ad essere nata senza conchiglia. Infatti,nella città di Lumacalandia, erano molte le lumache che si erano costruite la conchiglia da sole o perché nate come lei o perché si era rotta.
A lei non importava che vivendo in quel modo avrebbe sofferto il freddo perché stava sempre chiusa in casa. Passava ogni notte a mangiare foglie e andava a dormire molto tardi. La mattina, mentre la sua mamma e il suo papà andavano a cercare foglie da portare a casa, e mentre Maky usciva per giocare con le altre lumache, lei stava a letto e si alzava solo quando era ora di mangiare.
Viveva male Lumy perché così facendo si perdeva tutte le giornate di sole della sua vita.
Il sole ogni giorno passava anche dalla sua casa per salutare i suoi amici, ma lei credeva che lui non fosse anche suo amico. Si era convinta di non avere nessun amico perciò, anche se il sole la chiamava, lei non rispondeva. Maky cercava di farle capire che lei non era sola e le diceva che potevano andare a giocare anche con le altre lumache, tutti insieme, se solo si decideva ad uscire di casa. Ma lei si ripeteva che era timida, che non poteva farci niente, così gli anni passarono uno dopo l'altro.
Maky e Lumy erano grandi ormai e i loro genitori stavano invecchiando.
Lumy non aveva costruito la sua conchiglia però si era costruita un mondo tutto suo dove si illudeva che sarebbe stata bene come in quello vero. Si sbagliava e il suo modo di vivere la stava facendo ammalare. Infatti, il freddo che non sentiva da piccola adesso lo sentiva.
Non ascoltava nessuno e quando lo faceva, dopo un pò, tornava a fare tutto come prima. Andava a letto tardi e si alzava tardi. Mangiava molto perché non voleva pensare che da sola avrebbe dovuto costruire la sua conchiglia. Preferiva vivere così, stordendosi nel sonno e nel cibo, senza cominciare a darsi da fare.
Le minacce dei genitori erano inutili perché credeva volessero solo spaventarla. Le dicevano che doveva vivere la sua vita ogni giorno come fosse l'ultimo perché quando il contadino le avrebbe trovate non ci sarebbe stato più tempo per pentirsi e chiedere aiuto. Rideva a queste minacce e nella sua mente dava la colpa a tutti tranne che a se stessa.
Un giorno Maky sparì insieme ad altre lumache senza lasciare traccia. Erano tutti spaventati a Lumacalandia e in particolare Lumy che, oltre ad esser preoccupata per il fratello, cominciava a pensare che la storia del contadino fosse vera. Dopo tre giorni Maky tornò a casa. Era tutto spaventato e tremava. La mamma lo abbracciò dicendogli che era tutto finito, di non avere paura che lì era al sicuro. Dopo un po' di tempo Maky raccontò quello che gli era successo.

Un enorme essere l'aveva preso insieme alle altre lumache e lo aveva intrappolato in una grossa cesta. Era il contadino che li stava portando a casa per mangiarli tutti. Dopo aver tolto la conchiglia d'ognuno li gettò in una pentola enorme riempita d'acqua bollente. Senza accorgersene il contadino aveva fatto cadere Maky che con tutta la velocità che poteva si allontanò da quella casa. Mentre si allontanava sentiva le lumache più piccole urlare per il dolore. Quelle più grandi avevano accettato quello che stava succedendo perché sapevano che non potevano opporsi. Erano lì, immerse nell'acqua, ma non sembravano far caso al calore dell'acqua e dicevano alle lumachine di farsi coraggio, che presto sarebbe tutto finito, di pensare alle cose belle della loro vita senza rimpiangerle. Maky adesso era lì, nella sua casa, aveva smesso di tremare nonostante fosse senza conchiglia.
Disse a Lumy che non aveva vergogna di come era diventato e andò subito a morsicare un pezzo di legno per costruirsi una nuova conchiglia.
Lumy ammirò il suo coraggio e, mentre i genitori lo guardavano felici e contenti, cominciò anche lei a crearsi la sua conchiglia.


Emanuele Modafferi


http://www.favole.org/lumaca_conchiglia.asp

FIORE-------Maria Antonietta


Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo

[Modificato da fiordineve 02/12/2004 0.09]

JACKdibimba
00lunedì 28 marzo 2005 10:57
CHE BELLA FAVOLA,FA PROPIO RIFLETTERE
CIAO,CARA FIORE
ALE[SM=x142857]
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