L'oblio : L'inferno di Dio

Ganjaman17
00sabato 10 aprile 2010 21:57
L’OBLIO : L’INFERNO DI DIO.

Guardo il sole e vedo l'inferno,
vedo il cielo e noto il buio,
guardo il mondo e scruto il nulla.
Osservo l'universo e vedo il tutto nell'immenso del niente.
E' solo un animo, privo d'ogni consapevolezza d'esistenza.

E sale quella voglia di buttarmi nel niente,
soffocare ogni emozione, rinchiudermi nel buio dell'anima,
soffocare il respiro del mio cuore, chiudere gli occhi e non far distinzioni,
nuotando infine nell'immenso oceano.
Via da tutto, da tutti. Solo, perchè solo devo stare.

Osservo il cielo, sperando che cada.
Silenziosamente mi guardo intorno, miliardi di persone in questa terra maledetta.
Solo, come non mai.
Fingo un sorriso,
nascondendo la cruda realtà d'una lacrima amareggiata da tutto ciò che vedo e sento.
Intanto vivo in questo oblio,
per me chiamato :
L'inferno di Dio.


Maurizio Di Pietro
[SM=x142919] [SM=x142834]



grisby60
00domenica 11 aprile 2010 11:48
Argomento interessante anche se in alcune parti mi sembra un po' discorsivo ... forse spezzando i versi lunghi suonerebbe meglio [SM=g27811]
Ganjaman17
00domenica 11 aprile 2010 11:55
c'avevo pensato pur'io di spezzare o accorciare le parti troppo lunghe, però bò, ho pensato che adava bene così :)

Magari, vedi se così va un pochino meglio, con qualche modifica e spezzettando qualcosa... :


Guardo il sole e vedo l'inferno,
il cielo e noto il buio,
il mondo e scruto il nulla.
Osservo l'universo e scorgo tutto nell'immenso del niente.
E' solo un animo, privo d'ogni consapevolezza d'esistenza.

Sale quella voglia di buttarmi nel niente,
soffocare ogni emozione, rinchiudermi nel buio dell'anima,
strozzare il respiro del mio cuore, chiudere gli occhi e non far distinzioni,
nuotando infine nell'immenso oceano.
Via da tutto, da tutti,
solo, perchè solo devo stare.

Occhi al cielo sperando che cada.
Silenziosamente mi guardo intorno, miliardi di persone,
ma io,
sono solo, come non mai.
Fingo un sorriso,
eclissando la cruda realtà d'una lacrima amareggiata da tutto ciò.
Vivendo questo oblio,
da me chiamato :
L'inferno di Dio.



Cosa ne pensate?
Ho cercato di non fare troppe ripetizioni (che erano spesso all'inizio), ho aggiunto qualche sinonimo per non esser troppo ripetitivo, ho levato e aggiunto qualche punto e virgola... E vabbè, credo che ho fatto capire i cambiamenti che ho fatto, come ho levato qualche parola o frase cercando di rendere qualche verso un pò meno lungo rispetto agli altri per avere un miglior equlibrio....
Allora.... Che ne pensateeeeeeee!?!?!?!? [SM=x142877]


Maurizioooo! [SM=g1766470]
Cobite
00lunedì 12 aprile 2010 08:12


A mio avviso per essere poesia deve avere un ritmo e possibilmente armonia di canto di parola, invece qui mi pare d'essere presente ad un pensiero o ad una riflessione per cui lo trasferisco in Fiori di Parola (la rubrica per i pensieri ed altro in prosa).

Se decidi di trasformarlo in poesia aggiungi pure qui sotto e lo riporto in Fiori di poesia.
Ciao [SM=x142897]
[SM=x142838] Giancarlo


Ganjaman17
00lunedì 12 aprile 2010 09:06
Si Giancarlo, hai pienamente ragioni.
In principio erano tre riflessioni che scrissi su un portale di internet, poi, mi piacevano e decisi di trasformarla in poesia, ma poesia non è, appena possibile cercherà di trasformarla in poesia :)

BELLAAAA

Maurizio! [SM=x142817]
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