"scusate ho inserito il testo nella sezione poesia ma in realtà volevo inserirlo in quella di prosa.. aiuto!"
Niente paura: ci siamo noi della redazione (spero).
"Non può che essere brutto giungere alla consapevolezza che l’unico senso non è che relativo, che la terra non ha motivo di girare né il nostro cuore di battere, che io e te potremmo essere lui e lei, e a pochi farebbe differenza. Comprendiamo che la casualità è l’unica legge e che il nulla è motivo di nascita e culmine di morte. Classifichiamo questo come verità, perché non vi è nulla di più verosimile e semplice. E la verità non può che essere verosimile e semplice.
"
A me questo ragionamento sembra moltissimo limitato, non tiene conto di moltissime variabili, ad esempio che l'uomo non riesce a capire tutto, anzi conosce e comprende molto poco e ci sono possibilità diverse dal quel limitato pensare che ci è stato dato. L'arroganza di sapere tutto porta spesso, se non sempre, a conclusioni errate.
La saggezza del volgo forse questa volta sa qualcosa in più e dice: "E' bello ciò che piace". Ovvero la bellezza e la bruttezza sono talmente relative ai gusti personali che non vale la pena di perderci tempo.
Poi abbinare univocamente bellezza a verità e bruttezza a falsità mi sembra proprio fuori di logica: sono cose diverse!
Bye bye
Giancarlo
[Modificato da Cobite 10/07/2007 0.02]