Ci sono sentimenti, persone, che ti entrano nella pelle. Ti divorano e lasciano che brandelli di te, del tuo amore giacciano a terra, sulle fronde degli alberi, su una qualche panchina, o su quattro pareti colorate di verde o di giallo oro. Ma non pensiate che il male sia in loro, in quanto nulla é più pericoloso d’un sentimento, d’una persona, che Tu accogli nella tua pelle, nel Tuo cuore a scapito dello spazio che devi a te stesso, a scapito dell’amore che devi a te stesso.
Allorché un sentimento, una persona, ci divora siamo, al contempo, vittima e carnefice. Non possiamo amare se non amiamo noi stessi, non potremmo mai amare noi stessi se lasciamo che qualcosa o qualcuno ci divori. So bene che questo può essere un processo difficile da compiere, so bene che amarsi, senza decadere nel narcisismo più becero, o in un egoismo che spinge ad ignorare le esigenze, i sentimenti degli altri non sia cosa facile. Ma solo così potremmo donarci completamente a qualcuno, abbandonarci all’amore senza esserne schiavi. Molto semplicemente Gesù disse: “Ama gli altri come te stesso”. Tutti lo abbiamo appreso, in troppi continuiamo a dimenticarlo.
eMi
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link[Modificato da ephrem 18/08/2004 16.08]