Il mio volere

davidalcova
00giovedì 21 marzo 2013 16:42

Risoluto a fare, ad ottenere:
chi vuole veramente,
riesce sempre ad avere.

Volere è potere,
ma, dov'è la capacità
d'intendere e di volere?

-Vogliamo fatti,
non parole:
puoi fare quello che vuoi?-

-Se vuoi che tutto
finisca in tempo,
bisogna affrettarsi-
E' assolutamente impossibile
fare o ottenere qualcosa,
neanche a volere
è possibile sbagliare.

Senza volere, ho fatto male,
si,la sorte ha voluto così,
il Signore non ha voluto
che vivessi più a lungo
e la macchina non ha voluto
partire a nessun costo:
nonostante le cure,
questo mal di denti
non è voluto passare.

-Andiamo in campagna
o restiamo in città?-
Volete la mia rovina?!
Me ne vado se volete!

-Non sa neppure lui
quello che vuole-
Chi la vuole in un modo
e chi in un altro.

-La povera bestia
vuole uscire dalla gabbia-
Volete qualche altra cosa?

Ma voglio rovinarmi:
ho già fatto tutto io.
-Chi troppo vuole,
nulla stringe-

Mi vogliono innocente:
la legenda vuole che Romolo
e Remo fondassero Roma.
-Se Dio vuole,
forse andrà meglio:
volere o volare?-

-Qui ti voglio!
E' colpa tua se ci troviamo
in queste condizioni-
Cosa volete ancora da me?

-Ci vuole altro che un ragazzo
per questo lavoro-
Cosa volete, non ho potuto
fare di più, era destino
che finisse così:
rispettate il mio volere:
qui non c'è più nulla di mio.


Cobite
00lunedì 25 marzo 2013 07:49

Mi dispiace, ma dico quel che penso.
A me questo testo sembra una raccolta di modi di dire e frasi fatte senza altra connessione che il verbo volere.
Un esercizio che non ha molto di originalità.

Ciao [SM=x142897]

Giancarlo
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