Il mio male

Il mio male

Nero odor di verdi foglie di bonsai.












Il male di un poeta, come un neonato, è da nutrire, proteggere, coccolare, altrimenti la vita stessa di chi lo accudisce non avrebbe senso.






Contenuto
Scritta in periodo di Taedium Vitae, anche ‘Il mio male’ è costituita da un unico verso; tuttavia la ‘poesia’ si distingue dalle altre per la mancanza di un predicato nel periodo ‘poetico’: apoteosi, dunque, si potrebbe dire, del Taedium Vitae.
Il male del ‘poeta’ è paragonato ad un bonsai, quindi si potrebbe dire che tra titolo e testo ci sia una vera e propria ellissi di copula per una metafora contorta. Inoltre è presente una sinestesia (‘Nero odor’) con cui il poeta dapprima con il fonosimbolismo della ‘r’ in tutte e due le parole del sintagma evoca lo strofinio dei polpastrelli sulla carta, poi, con ‘Nero’, allude all’inchiostro su questa stessa carta. La scelta del bonsai per simboleggiare il male del ‘poeta’ non è a caso: sempre in riferimento alla botanica, infatti, l’autore sceglie una pianta che, per avere delle ‘verdi foglie’ ottime alla vista ha bisogno di più cure rispetto ad altre varietà di piante; dunque il male del poeta va nutrito, protetto, coccolato, come dice la nota a piè pagina (altra caratteristica delle ‘poesie’ da un solo verso della raccolta Taedium Vitae. La ‘poesia’ infine si conclude con la parola ‘bonsai’, che, con la sua ‘a’ apertissima, dona un pensiero iterativo al lettore, che, libero di pensare, creerà immagini nella sua mente cercando di interpretare un’unica frase forse anche banale per la mancanza di predicato.

Interessante la tua non-poetica o, forse, poetica vera e propria. Un modesto consiglio che, come dici, può far brodo: non preoccuparti di dare spiegazioni ai tuoi testi, lasciali alla libera interpretazione di chi legge, magari poi puoi intervenire per spegare. Così offri la mela bella e sbucciata.
Ola

gocikuro, 13/04/2013 17:29:

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Il mio male

Nero odor di verdi foglie di bonsai.

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Formalmente, a mio avviso, non può esistere una poesia di un solo verso.
La poesia, infatti, per definizione è ritmo e per avere un ritmo servono al minimo due versi.
La tua quindi o la vari o rimane solo una definizione.

Nel testo sembra che manchi il verbo ma, in questo caso, esso mi sembra sotto inteso se parto dal titolo:
Il mio male è ... nero odor di verdi foglie.

Penso che la nota vada bene per dare una chiave di lettura, ma penso anche che l'auto commento sia qualcosa che il poeta non dovrebbe mai fare salvo che non venga chiesto per esplicito.

Da cultore di bonsai comprendo benissimo il paragone.

Un applauso.

Giancarlo

Voglio essere presuntuoso. Chi ti dice che un testo non è poesia se non ha almeno due versi? 'Mattino' di Ungaretti cosa sarebbe, allora? Ho esplicitato il contenuto poiché precedentemente hanno interpretato 'abbastanza malissimo'. Mi sono offeso, chi sei tu per dirmi che non è poesia? Avrai pure gli anni, molti, credo, in più a me, ma nessuno ti dà il diritto di dire ciò. Di certo non ho il Benedetto Croce della situazione o il De Sanctis che sto a sentire tali parole dette tra l'altro senza interesse.

gocikuro, 4/14/2013 2:57 PM:

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Voglio essere presuntuoso. Chi ti dice che un testo non è poesia se non ha almeno due versi? 'Mattino' di Ungaretti cosa sarebbe, allora? Ho esplicitato il contenuto poiché precedentemente hanno interpretato 'abbastanza malissimo'. Mi sono offeso, chi sei tu per dirmi che non è poesia? Avrai pure gli anni, molti, credo, in più a me, ma nessuno ti dà il diritto di dire ciò. Di certo non ho il Benedetto Croce della situazione o il De Sanctis che sto a sentire tali parole dette tra l'altro senza interesse.

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1) La definizione stessa di "poesia", reperibile in un qualsiasi vocabolario;
2) Mattino di Ungaretti ha due versi;
3) Sono il gestore di questo forum ed ho espresso un mio parere. Chi sei tu per vietarmi la libertà di esprimere un mio parere motivato?
4) Ti sei offeso? Peccato, ma hai fatto tutto da solo;
5) Hanno interpretato "abbastanza malissimo"? Allora non hai comunicato " sufficientemente benissimo" visto che la poesia è anche comunicazione!
Spero di essere stato chiaro che qui si ha il rispetto di tutti.
Non prendertela.
Ciao
Giancarlo