Il messaggio disperso

Nei suoi occhi
s’agitavano tempeste,
marinai aggrappati
all'ultimo scoglio della baia,
ansanti e già perduti,
relitti e rimpianti
che affondano con la dolcezza
di un’anima rassegnata.

Ed ecco che una voce s’alza
nel silenzio del naufragio,
imbevuta d’acqua salina
ma è solo un rantolo
e ricade nella sua gola.

Il pensiero di lui,
ancora fissa sul fondo
fra le conchiglie rosate
e le ossa di mostri marini,
le lettere d’inchiostro
come poeti dell’ottocento.

Il pensiero di lui
dentro una bottiglia
con un veliero,
un messaggio disperso:
vieni da me.

Affidare un messaggio, come un'ultima speranza, al grande mare che tutto accoglie. Bella!

Colgo in questa poesia un tuo lato molto romantico, espresso in poesia con delle immagini ma tanto comunicative che sembrano parlare direttamente al cuore del lettore.
Sento la ricerca di un affetto che abbia in qualche modo sofferto, quindi, capace di comprende e capace di essere compreso. Ma esiste? Da qui la ricerca affidandosi alla fortuna.

Bellissima poesia.


Giancarlo

Cobite hai colto perfettamente ciò che volevo esprimere

Grazie ad entrambi!