Formalmente, al di là del tema, non è che mi piacia molto questa poesia, anche se la lettrice l tenta di migliorala.
Scrivo d’amore
per un’infinità di tempo,
di tempo che descrive
e che parole spande
verso i naufragi al largo.
Dove l’approdo muore,
dove poter raccogliere
ciò che è relitto e traccia.
Raccoglierlo e domani
mi parlerà al passato.
E dunque
sarò stato.
Secondo me troppi "che" e troppe ripetizioni sminuiscono il canto ed il testo.
Giancarlo