Il Ragazzo della costiera.

Genio tra gli scemi
00venerdì 17 agosto 2007 12:18
Driin – Driin.
Tuonava la sveglia alla mia destra, appoggiata sul comodino di legno intagliato vecchissimo, che probabilmente mia nonna aveva comprato da qualche mercatino giù in piazza.
Con tanto sonno e poca voglia mi alzo, e noto che tutta la mia camera è rivoltata da sopra a sotto, Pensai alla notte prima, mi sa che mi ero ubriacato di brutto! Controllo i miei panni, tutti in disordine per fortuna.
Aveva pregato la mamma di non mettermi a posto la mia stanza, no, non perché nascondevo chissà quale segreto sotto a quel disordine che praticamente raffigurava la mia testa.
Per il semplice fatto che quel disordine per me era ordine, non riuscivo a trovare niente se quel disordine diventata ordine.
Questa sensazione l’avevo soprannominata “Il mio Disordine”, carino come nome no?.
Uscii dalla mia camera in boxer e canottiera e andai fuori al balcone per raccogliere il mio costume. Che dilemma la mattina scegliere il costume!
Ne avevo tantissimo di tutte le marche e di tutte le fantasie colorato che ci potessero essere, tanto che, nella scelta facevo tardi a lavoro, giù alla Gavitella. Da quel giorno in poi mia mamma me ne mette solo due fuori, uno per la mattina ed uno per il pomeriggio, così evitavo di essere minacciato dal mio capo di essere licenziato.
Terribile ripetere quel nome: Il mio Capo.
“Il Mio Capo” si chiamava Gigione, ed era di un’antipatia unica.
Ogni qual volta sbagliassi nel fare qualcosa, era là che mi correggeva con quel dito che alzava in segno di ammonimento, il famoso dito che non mi permetteva di ascoltare la musica sotto l’ombrellone di servizio, che mi spegneva il cellulare mentre parlavo nella mia ora di pranzo, con chissà quale scusa per rompere i “Cosìdetti” e rendermi la vita impossibile, anzi l’estate.
Lavatomi e fatto colazione presi il mio cappello da sud americano (che cappello stupendo. .. ) il monospalla con le 3 maglie di servizio (Una maglietta normale, una polo per l’orario di pranzo ed un’altra maglietta per l pomeriggio.)
Dovete sapere che la spiaggia era davvero impossibile da raggiungere in 5 minuti, infatti ‘c’era bisogno di fare ben 385 scalini (che io abitualmente facevo di corsa per non fare ritardo) per arrivare al lido.
Arrivato velocemente arrivavo al molo (dove lavoravo e nel frattempo facevo l Playboy . . ), Posai velocemente lo zainetto e gli infradito sotto l’omrellone e raggiunsi Gigione vicino al Molo.
- 3 minuti di Ritardo – mi disse con tono autoritario e sbruffone, consapevole che se anche provavo a discolparmi mi avrebbe minacciato (con il solito dito) di licenziarmi.
- Scusami Gigione ma l’ha sveglia non ha suonato . . . . – ero davvero un ottimo attore in fondo. . . questo mi ricorda. .. . .
Era il 6 giugno, dietro le quinte attendevo fosse citato il mio nome, non vedevo l’ora, quello era il momento più bello di tutto lo spettacolo, una canzone d’addio triste, una canzone con relativa coreografia allegra che andava ballata da tutti (diceva la mia prof, che non balla tirerò personalmente pomodori) e poi il finale spumeggiante, con l’annuncio dei nomi e degli applausi.
ELIPIOVEX
00venerdì 17 agosto 2007 21:25
Avevo iniziato a mettere ordine nei tempi verbali ma ci rinuncio!
Prima di tutto devi decidere se il tuo racconto va al presente, all'imperfetto o al passato remoto e poi dovresti accordare tutti i verbi in base alla scelta. Nella stessa frase ci sono guazzabugli inestricabili.

Altri appunti:
Ne avevo tantissimo (non è corretto)
la parola "disordine" compare un sacco di volte nelle stesse righe: sei proprio sicuro che non si potesse usare un altro termine? idem per costume e capo.

Mi fermo qua per non apparire troppo antipatica (come il tuo capo) però sinceramente prova a rileggere a mente fredda quello che hai scritto e vedi se puoi affinare un po' di più la forma.
Il risultato vedrai sarà tutt'altro.
Cobite
00sabato 18 agosto 2007 16:43

Secondo me è... tutta da rifare. [SM=x142894]
Scusa, ma visto come scrivi perchè non lo fai direttamente in dialetto senza tradurla in italiano?
Magari esce meglio.
Ciao
[SM=x142848] Giancarlo
fiordineve
00giovedì 23 agosto 2007 17:11


due brutti antipatici, quei due che ti hanno commentato, vero? [SM=x142859] [SM=x142859] [SM=x142831]



Mi ero appassionata alla recita, ma....... il racconto finisce.

Ci sarà un seguito? [SM=g27833]
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