Idea Shop (primo capitolo)

Burun
00venerdì 1 ottobre 2004 16:29
Non mi sono mai buttato completamente giu’, fino all’autodistruzione, per una ragazza. Ho sempre pensato che prima o poi ne avrei trovata un’altra che mi facesse stare ancora piu’ male, ed in effetti ho sempre avuto ragione.
Ci sono varie fasi dopo la disperazione iniziale, si comincia con la certezza che nessun’altra al mondo potra’ essere come lei. Poi si passano giorni e giorni a chiedersi dove o come si e’ sbagliato, si puo’ dare la colpa alle cose piu’ disparate, una cena andata male, una parola di troppo, addirittura ricorre alla superstizione con frasi tipo “Se solo non mi avessero mai regalato quel braccialetto”.
Ma alla fine passa, I sentimenti si affievoliscono, ci si da una calmata, magari se ne trova un’altra e tutto torna alla normalita’.
Al momento sono alla fase iniziale, e nonostante il bel discorso del “tutto passa” posso assicurare che si sta da cani lo stesso.
Da qualche anno a questa parte anche io rientro nella categoria dei contribuenti e non me la passo davvero male. Occupo tutto il pian terreno di un grande palazzo ad uso uffici e sono uno dei pochi fortunati che vive dove lavora. Infatti il mio Habitat e’ diviso in Quattro compartimenti ben separati, sia visivamente, sia concettualmente. Il primo compartimento e’ il mio appartamento, e’ tutto arredato in muro vivo, legno chiaro e metallo satinato. Non ci vado matto a dire il vero, ma da l’idea del genio incompreso che non ha bisogno di stupidi fronzoli per sentirsi elegante. Il secondo e’ la mia videoteca, non e’ molto fornita di novita, ma tengo tutti I classici che un normale blockbuster non puo’ avere. Ad esempio frankestein JR di Mel brooks, la casa due, l’armata dei morti viventi oppure baseketball, film ai piu’ sconosciuto ma davvero un capolavoro della risata. Una volta passavo quasi tutta la giornata a gestire e catalogare I film, ora che ho messo il distributore automatico mi limito alla mattina e cosi’ di sera posso gestire il terzo e temutissimo locale. Non e’ una esagerazione, il mio locale e’ davvero temutissimo, soprattutto dalla concorrenza e dagli spacciatori. Per la concorrenza, perche’ il locale funziona in modo diabolico; mi faccio la birra da solo a casa e la svendo a prezzi ridicoli nel locale. Potete certo immaginare che, per la concorrenza, avere nella stessa citta’ un locale che vende una pinta di birra a un euro e mezzo sia una disperazione. Poi tutto il resto, panini, tramezzini o superalcolici sono a prezzo standard, ma intanto anche solo con la birra mi attiro tutta la clientela del giro. Per gli spacciatori, perche’ da me polizziotti e carabinieri, dopo l’orario di lavoro quando sono in borghese, bevono gratis.
Il quarto locale e’ il mio hobby, gli amici lo hanno soprannominato scherzosamente l’idea shop (pronunciato all’inglese aidia). Cosa faccio in quel locale? Non lo so esattamente, mi limito a produrre tutte le cose che mi vengono in mente. A volte disegno magliette e le faccio stampare, scrivo articoli per il giornale locale, faccio piccoli mobili su misura oppure scrivo poesie d’amore su commissione. Una volta ho anche inventato la tastiera arrotolabile, si tratta di un semplice circuito stampato della tastiera per computer avvolta in una bella stoffa e con le lettere ricamate sopra. Non e’ una grande invenzione, ma non produce nessun rumore e appunto si puo’ arrotolare e portare via comodamente. Una volta un ufficio me ne ha commissionate una ventina visto che il capo soffriva di emicrania e non sopportava lo sticchettio dei tasti.
Alle ragazze normalmente do l’idea dell’inarrestabile vulcano di idee, la classica persona stabile ma fantasiosa con la quale vorresti passare il resto della vita. Poi scoprono la verita’, e quella e’ la mia rovina.
Non sono l’instancabile vulcano che pensano, sono una banalissima persona che si annoia e che cerca tutti I modi possibili per impiegare il tempo, fattosta’ che grazie alla mia immagine sono stato con ragazze bellissime, grazie alla verita’ le ho perse tutte. Gran brutta cosa la verita’, si potesse vivere di bugie giuda non si sarebbe mai impiccato, Pinocchio non avrebbe mai smesso di giocare, I politici non sarebbero costretti a dimettersi e io…. Forse starei ancora insieme a chiara.




ariadipoesia
00sabato 2 ottobre 2004 09:33
l'incipit con la presentazione di questo personaggio frenetico, intrigante e intrigato, uomo dai mille mestieri e dalle mille idee ha aperto la voglia di andare a scoprire cosa succede ancora, come prosegue la storia.

Bravo.[SM=x142846]
fiordineve
00lunedì 4 ottobre 2004 23:54


Già immaginavo di doverti consolare ed invece, scusa, mi sto facendo delle risate da folle, anzi pazza aidia (che si legge idea) e immagino un pigiamino sessi (si legge sexy) con qualche scritta scema (si legge proprio scema) prodotta dal tuo sciòp (si legge shop).



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