I FRATELLINI DI GESU'

fiordineve
00giovedì 19 febbraio 2009 01:49
I FRATELLINI DI GESU'




C'ero pure io
nella chiesetta di campagna
ricoperta da fiori bianchi,
i raggi del sole
battevano sui vetri istoriati
creando prismi di luce variegati.

C'ero anch'io quando
candidi uccellini sono entrati
invitati ed attesi
coi capini implumi
occhioni innocenti
e sorrisi sdentati.

C'ero pure io a
rimpiangere la purezza
persa lungo la strada e
la fiduciosa attesa del domani
certa che la vita mi avrebbe condotto
a viaggiare
su tappeti d'oro e petali di rose.

Poi l'acqua benedetta versata
su quelle testoline
la veste tessuta coi gigli
per divenire
fratellini di Gesù

....ora sono tante colombe
che si librano nel cielo
a portare speranza
e un messaggio di serenità
che nessuno potrà spegnere.






Cobite
00venerdì 20 febbraio 2009 08:58


La poesia dimostra una sensibilità che intenerisce per poi porre un finale che fa riflettere. Quei bambini sono la speranza per un domani, quel domani di pace e serenità che forse noi non siamo stati capaci di costruire.

Piaciutissima [SM=x142874]

[SM=x142892] Giancarlo
fiordineve
00sabato 21 febbraio 2009 19:14
Re:
Cobite, 20/02/2009 8.58:



La poesia dimostra una sensibilità che intenerisce per poi porre un finale che fa riflettere. Quei bambini sono la speranza per un domani, quel domani di pace e serenità che forse noi non siamo stati capaci di costruire.

Piaciutissima [SM=x142874]

[SM=x142892] Giancarlo





Tocca a noi educare questi angioletti al rispetto, all'etica, al valore della ita.

Non deleghiamo ad altri (al branco) ciò che spetta a noi genitori.


elfo nero
00domenica 22 febbraio 2009 01:18
Poesia bella e riflessiva

Bravissima Fiore
[SM=x142873]
alberto_58
00domenica 22 febbraio 2009 12:11
Tenera e nostalgica, questa poesia.
Mi ha ricordato la mia infanzia, le suorine dell'asilo, il loro cortile monacale dove noi bimbi si giocava, i gigli... c'erano tanti gigli il giorno della mia prima Comunione... i vari battesimi ai quali ho assisitito...
Ora è tutto cambiato. Ci dicono che tutto è "globale". Ma nessuno ci ha insegnato, nessuno ci ha preparato a questo.
C'è solo tanta ignoranza, presupponenza, ognuno è convinto di essere nel giusto, odio, violenza, e le religioni... quelle create dagli uomini intendo, non ci aiutano, ma sono il focolaio per altri spargimenti di sangue.
Rimpiango un tempo e una religione, rappresentata da ingenui dipinti, preti semplici e non "impegnati" in cose che dovrebbero fare altre associazioni, dove aveva però senso vivere e sperare.
La tua poesia mi ha fatto ricordare quei tempi. Grazie.

Alberto


fiordineve
00lunedì 23 febbraio 2009 17:42
Re:
alberto_58, 22/02/2009 12.11:

Tenera e nostalgica, questa poesia.
Mi ha ricordato la mia infanzia, le suorine dell'asilo, il loro cortile monacale dove noi bimbi si giocava, i gigli... c'erano tanti gigli il giorno della mia prima Comunione... i vari battesimi ai quali ho assisitito...
Ora è tutto cambiato. Ci dicono che tutto è "globale". Ma nessuno ci ha insegnato, nessuno ci ha preparato a questo.
C'è solo tanta ignoranza, presupponenza, ognuno è convinto di essere nel giusto, odio, violenza, e le religioni... quelle create dagli uomini intendo, non ci aiutano, ma sono il focolaio per altri spargimenti di sangue.
Rimpiango un tempo e una religione, rappresentata da ingenui dipinti, preti semplici e non "impegnati" in cose che dovrebbero fare altre associazioni, dove aveva però senso vivere e sperare.
La tua poesia mi ha fatto ricordare quei tempi. Grazie.

Alberto






E' quello che ho percepito pure io al battesimo del mio primo nipotino.
Ho invidiato il candore che, presto, noi sporcheremo.
E quoto al 100% ciò che ti ha rammentato.


Un graziw anche al mio caro Elfo. [SM=g1602821] [SM=x142887]
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