Go go, reality show!

worry
00mercoledì 25 giugno 2008 20:56
II reality show è uno di quei tipici fenomeni che stanno un po’ sulla bocca di tutti, uno di quegli argomenti che si trattano quando si è a corto di pettegolezzi. Ora, è bene distinguere tre fondamentali correnti di pensiero riguardo al reality; la prima, quella degli appassionati, ossia coloro che amano il reality show e lo seguono, forse perché illusi di vedere effettivamente qualcosa di vero; la seconda, quella di coloro che odiano il reality e giudicano, basandosi su dotte considerazioni, questo tipo di programma un insulto al buon costume; infine la terza corrente di pensiero, quella di chi accende il televisore per guardarsi le previsioni del tempo e del resto non gli interessa assolutamente niente.

Probabilmente gli esponenti di queste tre teorie hanno tutti buoni motivi per sostenere la propria tesi, tuttavia è necessario sceglierne una, quella forse più innegabile, che ritiene il reality show una delle tante squallide trovate della televisione moderna.
In effetti più che uno spezzone di vita reale questi programmi danno più l’idea di una recita scolastica inscenata male, poco avvincente e con attori spesso scadenti.
Forse a tanti brucia anche il fatto che dopo essersi divertito per tre mesi, l’eventuale vincitore del reality riceva anche una cospicua somma di denaro guadagnata non esattamente allo stesso modo di un onesto lavoratore.
Quindi forse la televisione sarebbe leggermente più accettabile se venisse ripulita dai reality show. Forse sarebbe più utile un documentario, ma senza spingerci in programmi troppo difficili, anche un cartone animato con Tom & Jerry sarebbe più educativo.
D’altro canto è quasi impossibile resistere alla tentazione, all’implacabile curiosità di vedere, anche solo per poco tempo, questi improbabili attori all’opera in bisticci e litigi, intrighi amorosi e complessi sentimentalismi da film anni cinquanta.

Insomma, a discolpa del reality show bisogna ammettere che spesso si assiste ad un programma squallidamente divertente, una sorta di satira che tenta di far commuovere ma il pubblico trova più consono sbellicarsi dalle risate. E probabilmente è di questo che vivono i reality show, di un pubblico a volte ingenuamente illuso, e altre di un pubblico che accende il televisore con la consapevolezza di assistere ad una telenovela.

Si può di conseguenza dedurre che sarà ben improbabile che la televisione rinunci al reality show, a questa immensa e redditizia macchina attira spettatori che ha contribuito a degradare ancora di più il concetto stesso di programma televisivo.
Ma per fortuna esiste ancora il telecomando, e se qualcuno con un po’ di amor proprio decidesse di cambiare canale potrebbe capitare su MTV, dove se è fortunato trova un bel video anni 70 o se è letteralmente baciato dalla fortuna possiede SKY, e in quel caso potrebbe ritrovarsi su Discovery Channel ad ammirare uno sconfinato paesaggio attraversato dal Rio delle Amazzoni, quasi vedesse un altro pianeta.
ELIPIOVEX
00mercoledì 25 giugno 2008 23:04
Secondo me è diventato pure pericoloso perché molti giovani invece di ambire a farsi una professione puntano tutto a partecipare e a vincere un reality...
Mi fermo qua perché il discorso sarebbe lungo.
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