Genesi della pace

rens_87
00lunedì 2 maggio 2011 15:20
Un asfalto umido
assorbe il sangue
dell’uomo prigioniero.

E l’arcobaleno piange
un giallo ocra,
un verde steppa,
un viola indaco.

Libero è l’uomo
dal cibo e dalla fame,
dall’acqua e dalla seta,
dal gesto e dalla smorfia,
dall’ingegno nella parola.

E il cammino sfuma
in passi senza forza
di un uomo libero
dalle catene del destino.

Libero è l’uomo
dalla carne e dal gene,
dal pensiero e dalla malizia,
dove l’animo trova quiete
nel cielo in tempesta,
nel deserto eterno.

Libero è l’uomo
se è capace d’unire
il bianco e il nero,
come genesi del tutto,
come linfa del mondo.
Cobite
00mercoledì 4 maggio 2011 08:50


Speriamo che un giorno l'uomo sia davvero libero, ma temo che ogni giorno l'uomo pensi a come crearsi le catene da solo.

Un applauso. [SM=x142873]

Giancarlo
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