Furba e saggia la ragazza (fiaba russa prima parte)

badina
00venerdì 19 gennaio 2007 17:00
Una povera vedova aveva due figli: il minore era partito per la guerra lasciando la moglie, un figlio suo ed una bambina adottata, mentre il maggiore era rimasto in casa.
Sentendosi morire, la donna lasciò tutta la sua eredità al figlio più grande perchè questi l'aveva accudita durante la malattia
credendo che questi avrebbe dato una parte anche all’altro figlio, se fosse ritornato sano e salvo dalla guerra.
Quando il più giovane tornò e seppe che la madre era morta, pianse a lungo per non averla potuto rivedere viva. Il fratello maggiore allora gli disse che la madre aveva lasciato tutto a lui e si tenne l’eredità.
[SM=x142856]
La loro vita cambiò radicalmente: il figlio maggiore, con tutta l’eredità, si mise a fare il commerciante e divenne ricco, mentre il più piccolo viveva di stenti tagliando la legna nel bosco.
I vicini di casa si impietosivano a vedere le condizioni di vita del pover'uomo e volevano prestargli del denaro, ma lui non accettava mai per paura che gli affari gli potessero andar male e che non riuscisse a restituirlo. Un vicino però, con la scusa che
doveva partire per un po’ di tempo, riuscì a dargli del denaro dicendogli: “Amico, ti affido questi miei risparmi, investili così che al mio ritorno potrai restituirmeli maggiorati di parte del tuo guadagno” e gli diede quindici monete d’argento.
Il taglialegna questa volta accettò, ma poi ebbe paura che la moglie, sapendo del denaro, lo prendesse e lo spendesse, così decise di nasconderlo nella cassetta della segatura e uscì.
Mentre lui era fuori per la legna, passarono da casa sua dei rigattieri, di quelli che acquistano la segatura in cambio di altre cose: quando tornò non vide più la cassetta
della segatura e chiese alla moglie dove l’avesse nascosta.“L’ho data ai rigattieri” le rispose la donna e subito il marito cominciò a disperarsi e le raccontò tutto. “Perchè non ti sei confidato con me? – continuò la moglie – Io avrei saputo conservare per te quel denaro!”
Il giorno dopo un altro vicino gli si presentò e, con lo stesso stratagemma, lo costrinse ad accettare altre venti monete d’argento: “Me li renderai con comodo” gli disse e se ne andò. Stavolta il boscaiolo pensò bene di nasconderli in un posto dove nessuno mai avrebbe potuto mettere le mani e li infilò nella fodera del suo cappello [SM=x142897] poi se lo mise in testa e se ne andò nel bosco a tagliare la legna e a pensare a cosa fare con tutto quel denaro.
[SM=x142846]
Sfortunatamente per lui, passò una gazza ladra che gli portò via il cappello con tutto il denaro. Il taglialegna [SM=x142849] si disperò e pianse amaramente, ma che vuoi fare, si vede che era il suo destino!
[SM=x142849]




[Modificato da Cobite 19/01/2007 17.50]

Cobite
00venerdì 19 gennaio 2007 17:54

Benvenuta in Fiori di Pensiero [SM=x142846]

Trovo molro interessante la fiaba.

Aspetto di leggere il resto

A presto

[SM=x142892] Giancarlo
ELIPIOVEX
00sabato 20 gennaio 2007 17:07
Benvenuta anche da parte mia.
Il destino ce lo costruiamo con le nostre mani.
Certo che il padre non conosceva tanto bene i suoi figli visto che si è sbagliato così tanto!
fiordineve
00domenica 18 febbraio 2007 18:17


Molto istruttiva questa fiaba.
Una madre morente ed un figlio egoista ed avaro che si tiene l'eredità.
Certo che il figlio minore era proprio sf*****.



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