Angelo2009@poetry
00martedì 17 luglio 2012 20:53
Eutanasia

Sette giorni ormai.
In questa ora
Sette giorni fa
La tua ultima ora.
l' ultima pena inferta al tuo corpicino martoriato
L' ultimo dolore alla tua carne tenera
e innocente.

A quale meschino piccolo dio può piacere il tuo dolore.
A quale meschino piccolo dio possono piacere le mie lacrime.
Lacrime colpevoli
di chi non ha saputo accorciare la tua sofferenza.
Lecrime sincere
di chi non poteva separarsi da te.

Le mie mani ti accompagnano fino all' ultimo:
le mani del tuo assassino
che ti danno alla morte
le mani del tuo Angelo
che ti offrono alla Speranza Eterna.

Il bianco liquido assassino
e dolce
scorre nelle tue piccole vene.

Ti addormenti,
Ora hai abbandonato il tuo corpicino
ormai inutile
e molle nelle mie mani.

Tutto è finito.
Nulla può farti più male.

L' ultimo bacio
alla tua testolina


Ciao fratellino.

Al mio gattino
pardobardo
00mercoledì 18 luglio 2012 18:36
Bella ma sopprattutto molto commovente.
Confesso che nel leggerla non ho potuto trattenere qualche lacrima.
Cobite
00giovedì 19 luglio 2012 11:33

Benvenuto in Fiori di Pensiero [SM=x142846]
Ho spostato lo scritto da Fiori di Poesia in Dediche e Lettere perché oltre a trovarlo privo di ritmo vedo che è dedicato ad un gattino.
Alla fine della nona e decima riga, a mio avviso, ci dovrebbero essere dei punti di domanda, altrimenti non saprei che tono dare per uno scritto che inizia per "A quale".
Sempre negli stessi versi, a me sembra strano, che si appioppi due aggettivi di disprezzo a qualcuno di cui non si conosce l'esistenza.

Un applauso. [SM=x142874]
[SM=x142897]

Giancarlo



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