Difetto di fabbrica

metafora39
00giovedì 20 marzo 2014 20:49
DIFETTO DI FABBRICA

Da quando il primate assunse la posizione eretta ed ebbe i primi barlumi della coscienza di sé, si accorse anche di avere una “virtù” fondamentale , la possibilità di prevalere sul suo simile.
Se femmina, per la naturale differenza di prestanza fisica, se maschio, con la forza o
dotandosi di corpi contundenti adeguati. In seguito, gli strumenti necessari si fecero sempre più sofisticati: dalla clava alla lancia rudimentale, dall’arco alla balestra così via fino ad arrivare all’arma assoluta, quella che non lascia (finalmente) ne vincitori ne vinti, l’arma nucleare. Dati i presupposti, c'è da ritenere che ci sia qualcosa di guasto nella nostra natura di esseri (pensanti); se l'umano avesse impiegato le energie e l'intelligenza nella lotta alle malattie ed alle avversità naturali, anziché sprecarle nel trovare il modo migliore per massacrarsi a vicenda, forse ora potremmo....volare, forse vivremmo fino a duecento anni. Forse non ci sarebbe una parte dell'umanità che muore di fame e una parte che muore per troppo cibo.
Accettata la teoria evoluzionista, non si può neppure dire che abbiamo conservato l'aggressività animale, perchè l'animale uccide solo per nutrirsi mentre l'uomo uccide per vari abietti motivi e anche per il gusto di uccidere.
C'è solo un Dio adorato dagli umani, si chiama DENARO, vive circondato dai suoi angeli
caduti, si nutre di orfani, di vedove e della fame di molti. Per questo Dio si compiono
inauditi crimini che chiamano “affari”, per Lui si comprano e si vendono le persone, si uccide la propria madre, ed in nome Suo, innumerevoli nefandezze si compiono.
In questo universo di cervelli bacati, ogni tanto (raramente), si distingue qualche mente superiore: Socrate, fatto morire per le sue idee rivoluzionarie; Giordano Bruno, bruciato vivo per aver concepito teorie in contrasto con quelle ecclesiastiche vigenti, San Francesco, morto in povertà per aver seguito gli insegnamenti di un certo Gesù di Nazareth; Mohandas Gandhi subì una morte violenta per aver predicato la “non violenza”. Ed altri rari casi, quasi tutti espulsi da una società di potenziali assassini.
Con l'avvento della rivoluzione industriale, in nome del profitto, si sacrifica l'ambiente
riducendo buona parte della terra e dei mari in una discarica di rifiuti e veleni.
Per tutto questo, ritengo che in noi umani, ci sia qualcosa di mal riuscito, appunto, guasto, qualcosa che ci sta portando fatalmente all'auto estinzione .
giovalanga
00giovedì 1 maggio 2014 21:08

Buonasera Metafora, devo ammettere che dopo averti letto, ho sbirciato la tua scheda.
Proprio grazie all'età indicata, sono arrivata a mie (opinabili) conclusioni che si concludono in modo positivo.
E' vero, siamo un "difetto di fabbrica", ma non credo che tutti quanti vivano per il "dio danaro". Sono più propensa a credere che, per cento persone così, esistano mille persone che hanno sani valori e princìpi.
Custodisco come tesori alcuni quotidiani datati 1944 e ogni tanto li sfoglio, li leggo e rileggo fino a sfinirmi.
Mi angustiano l'ingiustizia e le cattiverie, eppure non sono perfetta neppure io...
Hai ragione, il dio danaro prevale sempre.
Sempre, per chi non ha cuore.
In quest'epoca, solo per sopravvivenza.

Complimenti per questo tuo scritto, che mi ha dato parecchio su cui riflettere.

Buon fine settimana,


Gio

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