NuncEstBibendum
00mercoledì 29 agosto 2012 16:41
Trangugiava,ripetendosi beffardo di voler colmare per l’ultima volta il proprio calice,pregno ormai di quelle tinte violacee in cui la coscienza di Andrea albergava compiaciuta di danzare con le gocce che si lasciavano sedurre dall’attrito di vitree pareti.
Comprendeva d’esser rannicchiato in una delle sediacce logore che arredavano lo squallido interno d’una cantina,unico candelabro disposto a pugnar le tenebre,o asseriva di spronar a la carica il proprio destriero agitando,mortifero,il brando ne la destra?
Un assurda macchinazione,l’aveva,o meglio,s’annidava tenace tra le cure dell’animo suo tanto da indurlo,titubante, ad indugiare sul giglio che impettito torreggiava dal vermiglio doppiopetto dai bottoni in avorio.



una breve novella per allietarvi
siate critici,ma costruttivi [SM=g27828]
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