CHE M'IMPORTA?

fiordineve
00lunedì 10 gennaio 2005 05:30
CHE M'IMPORTA?


Caffè, sigaretta accesa, cenere che cade ovunque, che m'importa? Tanto sono io che pulisco, tanto non viene mai nessuno a bussare alla porta.
La vestaglia era della taglia di quando la gioventù era con me, ora non riesco nemmeno ad serrarla sul seno; sbiadita, incolore, sporca, senza dubbio.

Mozziconi ovunque, tazzine sporche, giornali a terra, i piatti che da una settimana non lavo, che m'importa? Sono sola, lo farò domani. Mi dico che questa casa avrebbe bisogno di pulizia, almeno di aria fresca che entri dalle finestre spalancate, provo ad accostare il viso alle persiane, oddio, ancora il sole..... maledetto sole, non lo sopporto più, lo vorrei spegnere, così come si sono alzati i sogni che coltivavo.

E il mio bambino, dov'è ora? L'assistente sociale me lo ha strappato di mano, mi ha detto che non sono in grado di badare a lui, così come non sono stata in grado di tenermi il marito.
Bel tipo quello, ve lo raccomando, nemmeno ricordo che viso abbia, solo che mi sbatteva sul letto e mi imponeva il suo sesso; io mi sentivo più sudicia di ora; quanta violenza dietro quel viso perbene.
Il sangue che usciva a fiotti dalle botte che prendevo se non ero pronta, a gambe aperte, a soddisfare i suoi istinti. Mi ha lasciato dicendomi che una cagna sarebbe stata più compiacente di me.

E' stato allora che ho scoperto il gin? Veramente non ricordo, so soltanto che gli strilli di Luca mi facevano impazzire, ma si qualche volta l'avrò anche picchiato, ma quale madre non lo fa con un bimbo che non ubbidisce?
Voleva la pappa, io volevo dormire; voleva essere cambiato, io volevo bere; voleva coccole, io stavo fumando,; ma che voleva quel marmocchio? Solo richieste; in fondo, quella volta che ho cercato di farlo star zitto l'ho solo legato alla terrazza, mica l'ho buttato giù, di sotto.

E poi i vicini... al diavolo pure loro, perfettini e pronti a farsi gli affari miei, avete chiamato l'assistente sociale, il giudice mi ha tolto Luca?

Meglio, così ora sono sola, faccio quel che mi pare, forse dovrei pulire la casa, fare una doccia, ma che importa, tanto sono sola, non viene mai nessuno qui....... ed ho paura.

debona
00mercoledì 12 gennaio 2005 03:07
Una storia vera che riflette la realta' di vita di tante persone che incontro e alle quali cerco di dare aiuto. Tante volte si entra proprio in un circolo chiuso da cui e' quasi impossibile uscirne ed allora si scivola sempre di piu' nella disperazione



[SM=x142922]
Fiumi di porpora
00mercoledì 12 gennaio 2005 18:08
Ti mando un grosso abbraccio..penso che mia madre viva una situazione simile alla tua,per questo mi sono commossa molto leggendo il tuo racconto.Vorrei tanto parlarti...se posso,quando posso,dimmi tu.
fiordineve
00mercoledì 12 gennaio 2005 19:03


E' SOLA E PURA INVENZIONE!!!!!!

Fiumi di porpora
00mercoledì 12 gennaio 2005 19:08
come preferisci tu..

mai tanto gelo come adesso,da parte tua.
Scusa se mi sono inserita
fiordineve
00giovedì 13 gennaio 2005 01:26


Sai, non è la prima volta che scambiano cose di fantasia per fatti miei personali.[SM=g27825]

Scusa, sono stata brusca, per fortuna sono stata una mamma presente e questa vicenda è pura invenzione.[SM=x142840]

Ciaooooooo[SM=x142944]
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