CANTI DELLA GRANDE GUERRA E DEGLI ALPINI

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fiordineve
00lunedì 30 luglio 2007 23:41
Inni, canzoni dei soldati e degli alpini nella Ia Guerra Mondiale. Prima che l'entropia culturale se li porti via...



SULLE BALZE DEL TRENTINO



Sulle balze, sulle balze del Trentino
Hanno messo, hanno messo una bandiera:
L'hanno messa, l'hanno messa gialla e nera
Noi vogliamo, noi vogliamo il Tricolor

Andiamo in gondola,
Andiamo in gondola,
Andiamo in gondola
A cospirar!

Sotto il ponte, sotto il ponte di Rialto
è passata, è passata una barchetta...
O Trieste, o Trieste benedetta,
Ti verremo, ti verremo a liberar!

Andiamo in gondola, ecc.

Colla corda, colla corda d'Oberdan
Strozzare noi saprem l'impiccatore:
O Trieste, o Trieste del mio cuore,
Ti verremo, ti verremo a liberare
Andiamo in gondola, ecc.





http://www.italia-rsi.org/cantiitalia/canalpegrandegu.htm
fiordineve
00lunedì 30 luglio 2007 23:42



29 luglio


quando il grano è maturato
trum-lallà
larallalà,

è nata una bambina
con una rosa in mano,
è nata una bambina
con una rosa in mano.

Non era paesana
e nemmeno cittadina
trum-lallà
larallalà,

è nata in un boschetto
vicino alla marina,
è nata in un boschetto
vicino alla marina.

Vicino alla marina
dove è più bello stare
trum-lallà
larallalà,

si vedon le barchette
a navigar sul mare,
si vedono le barchette
a navigar sul mare.

A navigar sul mare
ci voglion le barchette
trum-lallà
larallalà,

per fa l'amor di sera
ci vuol le ragazzette,
per far l'amor di sera
di vuol le ragazzette.

Le ragazzette belle
l'amor non lo san fare
trum-lallà
larallalà,

e noi da bravi Alpini
glielo faremo fare,
e noi da bravi Alpini
glielo faremo fare.

Glielo faremo fare,
glielo farem sentire,
trum-lallà
larallalà,

stasera dopo cena
prima d'andà a dormire,
stasera dopo cena
prima d'andà a dormire.


* * * * * * * *
fiordineve
00lunedì 30 luglio 2007 23:44



MONTE GRAPPA



Monte Grappa, tu sei la mia patria,
sovra te il nostro sole risplende,
a te mira che spera ed attende,
i fratelli che a guardia vi stan.

Contro a te già s'infranse il nemico,
che all'Italia tendeva lo sguardo:
non si passa un cotal baluardo,
affidato agli italici cuor.

Monte Grappa, tu sei la mia Patria,
se la stella che addita il cammino,
sei la gloria, il volere, il destino,
che all'Italia ci fa ritornar.

Le tue cime fur sempre vietate,
per il pie' dell'odiato straniero,
dei tuoi fianchi egli ignora il sentiero
che pugnando più volte tentò.

Quale candida neve che al verno
ti ricopre di splendido ammanto,
tu sei puro ed invitto col vanto
che il nemico non lasci passar.

Monte Grappa, tu sei la mia Patria, ecc.

O montagna, per noi tu sei sacra;
giù di lì scenderanno le schiere
che irrompenti, a spiegate bandiere,
l'invasore dovranno scacciar.

Ed i giorni del nostro servaggio
che scontammo mordendo nel freno,
in un forte avvenire sereno
noi ben presto vedremo mutar.

Monte Grappa, tu sei la mia Patria, ecc.
fiordineve
00lunedì 30 luglio 2007 23:46



MONTENERO




Spunta l'alba del 16 giugno,
comincia il fuoco l'artiglieria,
il Terzo Alpini è sulla via
Monte Nero a conquistar.

Monte Rosso e Monte Nero,
traditor della vita mia,
ho lasciato la casa mia
per venirti a conquistar.

Per venirti a conquistare
abbiam perduti tanti compagni
tutti giovani sui vent'anni
La sua vita non torna più.

Il colonnello che piangeva
a veder tanto macello:
- Fatti coraggio, Alpino bello,
che l'onor sarà per te! -

Arrivati a trenta metri
dal costone trincerato
con assalto disperato
il nemico fu prigionier.

Ma Francesco l'Imperatore
sugli Alpini misse la taglia:
egli premia conla medaglia
e trecento corone d'or.

Chi gli porta un prigioniero
di quest'arma valorosa
che non forza baldanzosa
fa sgomenti i suoi soldà.

Ma l'alpino non è un vile,
tal da darsi prigioniero,
preferisce di morire
che di darsi allo straniero.

O Italia, vai gloriosa
di quest'arma valorosa
che combatte senza posa
per la gloria e la libertà.

Bella Italia devi esser fiera
dei tuoi baldi e fieri Alpini
che ti dànno i tuoi confini
ricacciando lo stranier.


* * * * * * * *
fiordineve
00lunedì 30 luglio 2007 23:47




MONTE CANINO


Non ti ricordi quel mese d’Aprile,
quel lungo treno che andava al confine.
Che trasportavano migliaia degli alpini:
sù, sù correte: è l’ora di partir!
Che trasportavano migliaia degli alpini:
sù, sù correte: è l’ora di partir!

Dopo tre giorni di strada ferrata,
ed altri due di lungo cammino,
siamo arrivati sul Monte Canino
e a ciel sereno ci tocca riposar...
siamo arrivati sul Monte Canino
e a ciel sereno ci tocca riposar...

Se avete fame guardate lontano,
se avete sete la tazza alla mano.
Se avete sete la tazza alla mano
che ci rinfresca la neve ci sarà.
Se avete sete la tazza alla mano
che ci rinfresca la neve ci sarà.

Non pù coperte lenzuola pulite.
Non più il sapore dei caldi tuoi baci.
Solo si sentono gli uccelli rapaci,
tra la tormenta e il rombo del cannon.
Solo si sentono gli uccelli rapaci,
tra la tormenta e il rombo del cannon.


* * * * * * * *
fiordineve
00lunedì 30 luglio 2007 23:49




MONTE PASUBIO


Sulla strada del Monte Pasubio
Bom borombom.
Lenta sale una lunga colonna
Bom borombom.
L'è la marcia di chi non torna
di chi si ferma a morir lassù.

Ma gli Alpini non hanno paura
Bom borombom.

Sulla cima del Monte Pasubio
Bom borombom
Soto i enti che ze 'na miniera
Bom borombom.
Son gli Alpini che scava e che spera
di tornare a trovar l'amor.

Ma gli Alpini non hanno paura
Bom borombom.

Sulla strada del Monte Pasubio
Bom borombom
è rimasta soltanto una croce
Bom borombom.
Non si sente mai più una voce,
ma solo il vento che bacia i fior.

Ma gli Alpini non hanno paura
Bom borombom, bom borombom,
bomborombà.


* * * * * * * *
fiordineve
00lunedì 30 luglio 2007 23:50


[
IL PIAVE


Il Piave mormorava calmo e placido al passaggio
dei primi fanti il ventiquattro maggio;
l'esercito marciava per raggiunger la frontiera
per far contro il nemico una barriera...
Muti passaron quella notte i fanti:
tacere bisognava andare avanti.
S'udiva intanto dallae amate sponde,
sommesso e lieve il mormorìo dell'onde.
Era un presagio dolce e lusinghiero.
Il Piave mormorò: Non passa lo straniero!

Ma in una notte trista si parlò di un fosco evento
e il Piave udiva l'ira e lo sgomento.
Ahi, quanta gente ha vista venir giù lasciare il tetto,
poi che il nemico irruppe a Caporetto!
Profughi ovunque! Dai lontani monti,
venivano a gremir tutti i suoi ponti.
S'udiva allor dalle violate sponde
sommesso e tristo il mormorar dell'onde.
Come un singhiozzo, in quell'autunno nero,
il Piave mormorò: ritorna lo straniero!

E ritornò il nemico: per l'orgoglio e per la fame
volea sfogare tutte le sue brame...
Vedeva il piano aprico di lassù: voleva ancora
sfamarsi, e tripudiare come allora!
- No - disse il Piave. - No, - dissero i fanti -
mai più il nemico faccia un passo avanti!
Si vide il Piave rigonfiar le sponde!
E, come i fanti, combattevan l'onde...
Rosso di sangue del nemico altero,
il Piave comandò Indietro, và, straniero!

Indietreggiò il nemico fino a Trieste, fino a Trento
E la Vittoria sciolse l'ali al vento!
Fu sacro il patto antico: tra le schiere, furon visti
risorgere Oberdan, Sauro, Battisti!
Infranse, alfin, l'italico valore
le forche e l'armi dell'impiccatore!
Sicure l'Alpi, libere le sponde
Si tacque il Piave, si placaron l'onde.
Sul patrio suolo, vinti i torvi Imperi,
La Pace non trovò nè oppressi nè stranieri!


* * * * * * * *
fiordineve
00lunedì 30 luglio 2007 23:54


GRAN DIO DEL CIELO



O Dio del cielo,
se fossi una rondinella,
O Dio del cielo,
se fossi una rondinella,
vorrei volare,
vorrei volare
vorrei volare
in braccio alla mia bella.

Prendi quel secchio
e portalo alla fontana,
là c'è il tuo amore
là c'è il tuo amore
là c'è il tuo amore
che alla fontana aspetta.

Prendi il fucile
e vattene alla frontiera,
prendi il fucile
e vattene alla frontiera,
là c'è il nemico
là c'è il nemico
là c'è il nemico
che alla frontiera aspetta


* * * * * * * *
fiordineve
00lunedì 30 luglio 2007 23:55




IL TESTAMENTO DEL CAPITANO


Il comandante la compagnia
l'è ferito e sta per morir.
e manda a dire ai suoi alpini
che lo vengano a ritrovar.

I suoi alpini gli mandan a dire
che senza corda [scarpe] non si può passar.
"O con la corda [le scarpe], o senza [scarpe] corda
i miei alpini li voglio qua".

E cò fu stato alla mattina
i suoi alpini sono rivà.
"E io comando che il mio corpo
in sette pezzi sia taglià"

Il primo pezzo al Re d'Italia
che si ricordi dei suoi alpin.
Il secondo pezzo al reggimento
che si ricordi dei suoi soldà.

Il terzo pezzo al battatglione
che si ricordi del cuo capitan.
Il quarto pezzo alla mia mamma
che si ricordi del suo figlio alpin.

Il quinto pezzo alla mia bella
che si ricordi del suo primo amor.
Il sesto pezzo alla montagna
ché fiorisca di rose e fior.

Il settimo pezzo alle frontiere
che si ricordino dei bravi alpin.


* * * * * * * *
fiordineve
00lunedì 30 luglio 2007 23:56



LA PENNA NERA

Sul cappello, sul cappello che noi portiamo
c'è una lunga, c'è una lunga penna nera,
che a noi serve, che a noi serve di bandiera
su pei monti, su pei monti a guerreggiar.
Oilalà!

Su pei monti, su pei monti che noi saremo,
coglieremo, coglieremo stelle alpine,
per donarle, per donarle alle bambine
farle piangere, farle piangere e sospirar
Oilalà!

Su pei monti, su pei monti che noi saremo,
pianteremo, pianteremo l'accampamento,
brinderemo, brinderemo al reggimento,
viva il Corpo, viva il Corpo degli alpin!
Oilalà!

Evviva evviva il Reggimento
Evviva evviva il Sesto degli Alpin

Evviva evviva il Reggimento
Evviva evviva il Sesto degli Alpin

Farle piangere, farle piangere e sospirare
nel pensare, nel pensare ai begli alpini
che tra i ghiacci, che tra i ghiacci e gli scalini
van sui monti, van sui monti a guerreggiar.
Oilalà!


* * * * * * * *
fiordineve
00lunedì 30 luglio 2007 23:57



DI LA' DEL PIAVE

Di qua, di là del Piave
ci sta un'osterìa,
di qua, di là del Piave
ci sta un'osterìa.
là c'è da bere e da mangiare
ed un buon letto da riposar.

Di qua, di là dal ponte
ci sta una bella mora,
tutte le sere resta sola,
la resta sola a far l'amor.

E dopo aver mangiato,
mangiato e ben bevuto,
e dopo aver mangiato,
mangiato e ben bevuto:
- Oh, dimmi o bella, se vuoi venire,
questa è l'ora d'andar dormire.

- Mi sì ghe vegneria
per una volta sola,
mi sì ghe vegneria
per una volta sola,
solo vi prego lasciarmi stare,
che son figlia da maridar.

- S'eri da maridare
dovevi dirlo prima,
s'eri da maridare
dovevi dirlo prima,
sei sempre stata coi vecchi alpini,
non sei più figlia da maridar.

E dopo nove mesi
è nato un bel bambino,
non beve il latte ma ciuccia il vino,
perchè figlio del vecchio alpin.


* * * * * * * *
fiordineve
00lunedì 30 luglio 2007 23:59



SUL PONTE DI BASSANO



Eccole che le riva
ste bele moscardine,
son fresche verdoline,
color non le ghe n'à.

Colori no ghe n'avemo
e gnanca non ghe'n serchemo,
ma un canto noi faremo
al ponte di Bassan.

Sul ponte di Bassano
là ci darem la mano,
noi ci darem la mano,
ed un bacin d'amor.

Per un bacin d'amore
successer tanti guai...
Non lo credevo mai,
doverti abbandonar.

Doverti abbandonare,
volerti tanto bene!
E' un giro di catene,
che m'incatena il cor!

Che m'incatena il core
sarà la mia morosa
a Maggio la va sposa
e mi vo fa el soldà.

E mi farò il soldato
nel mio reggimento.
Non partirò contento
se non t'avrò sposà.

Che m'incatena il core!
Che m'incatena a vita!
Ohimè che son tradita
per un bacin d'amor!


* * * * * * * *
fiordineve
00martedì 31 luglio 2007 00:02


DOVE SEI STATO MIO BEL ALPINO



- Dove sè stato, mio bell'Alpino?
Dove sè stato, mio bell'Alpino,
Che ti ga cambià colore?

- L'è stata l'aria del Trentino,
L'è stata l'aria del Trentino,
Che m'ha fat cambià color!

L'è stata l'aria dell'Ortigara,
L'è stata l'aria dell'Ortigara,
Che m'ha fat cambià color!

Sul Monte Nero c'è una tormenta,
Sul Monte Nero c'è una tormenta
Che m'ha fat cambià color!

La sul Pasubio c'è un barilotto.
La sul Pasubio c'è un barilotto.
Che m'ha fat cambià color!

Sul Monte Grappa c'è una bombarda
Sul Monte Grappa c'è una bombarda
Che m'ha fat cambià color!

E' stato il fumo della mitraglia
E' stato il fumo della mitraglia
Che m'ha fat cambià color!

- Ma i tuoi colori ritorneranno,
Ma i tuoi colori ritorneranno
Questa sera a far l'amore.


* * * * * * * *



P.S. dedicata al mio nonnino che combattè sul Grappa e a mio suocero, ferito sul Pasubio. [SM=x142830] [SM=x142909]
fiordineve
00martedì 31 luglio 2007 00:05



VALORE ALPINO (TRENTATRE')


Dai fidi tetti del villaggio
i bravi alpini son partiti.
Mostran la forza ed il coraggio
della lor salda gioventù.
Sono dell'Alpe i bei cadetti,
nella robusta giovinezza:
dai loro baldi e forti petti
spira un'indomita fierezza.

Oh valore alpin,
difendi sempre la frontiera!
E là sul confin
tien sempre alta la bandiera.
Sentinella all'erta
per il suol nostro italiano.
Dove amor sorride
e più benigno irradia il sol.

Là, tra le selve ed i burroni,
là, tra le nebbie fredde e il gelo,
piantan con forza i lor picconi,
ed il cammin sembra più lieve.
Risplenda il sole, o scenda l'ora
che reca in ciel l'oscurità
il bravo alpin vigila ognora,
pronto a lanciare il "chi va là?"

Oh valore alpin,
difendi sempre la frontiera!
E là sul confin
tien sempre alta la bandiera.
Sentinella all'erta
per il suol nostro italiano.
Dove amor sorride
e più benigno irradia il sol.


* * * * * * * *
fiordineve
00martedì 31 luglio 2007 00:06



QUEL MAZZOLIN DI FIORI

Quel mazzolin di fiori
che vien dalla montagna
bada ben che non si bagna
chè lo voglio regalar,
bada ben che non si bagna
chè lo voglio regalar.
Lo voglio regalare
perchè l'è un bel mazzetto,
lo voglio dare al mio moretto
stasera quando vien,
lo voglio dare al mio moretto
stasera quando vien.
Stasera quando vien
gli fo una brutta cera;
e perchè Sabato di sera
lui non è vegnù da me,
e perchè Sabato di sera
lui non è vegnù da me.
Non l'è vegnù da me,
l'è andà dalla Rosina...
Perchè mi son poverina
mi fa pianger e sospirar,
perchè mi son poverina
mi fa pianger e sospirar.
Mi fa piangere e sospirare
sul letto dei lamenti
e che mai diran le genti,
cosa mai diran di me,
e che mai diran le genti,
cosa mai diran di me.
Diran che son tradita,
tradita nell'amore
e a me mi piange il cuore
e per sempre piangerà,
e a me mi piange il cuore
e per sempre piangerà.
Abbandonato il primo,
abbandonà il secondo,
abbandono tutto il mondo
e non mi marito più,
abbandono tutto il mondo
e non mi marito più.


* * * * * * * *
fiordineve
00martedì 31 luglio 2007 00:07


LA LICENZA


Trenta mesi che faccio il soldato
'na letterina mi vedo arrivar.

Sarà forse la mia morosa
che si trova sul letto ammalà!

A rapporto signor Capitano
se in licenza mi vuole mandà.

La licenza l'hai bell'è firmata
basta che torni da bravo soldà!

Glielo giuro signor Capitano
che mi ritorno da bravo soldà!

Quando arrivo vicino al paese
campane a morto sentivo sonar.

Quando fui vicino alla chiesa
un funerale vedevo passar!

Sarà forse la mia morosa
che ho lasciata sul letto ammalà.

Portantina che porti quel morto
per favore fermatevi un pò.

Se da viva non l'ho mai baciata
ora ch'è morta la voglio baciar.

L'ho baciata che l'era ancor calda
la sapeva di rose e di fior!


* * * * * * * *
fiordineve
00martedì 31 luglio 2007 00:08



LA CAMPANA DI SAN GIUSTO




Per le spiaggie, per le rive di Trieste
suona e chiama di San Giusto la Campana,
l'ora suona, l'ora suona non lontana
che èpiù schiava non sarà.

Le ragazze di Trieste
cantan tutte con ardore:
- O Italia, o Italia del mio cuore,
tu ci vieni a liberar!

Avrà baci, fiori e rose la marina,
la campana perderà la nota mesta,
su San Giusto sventolar vedremo a festa
il vessillo tricolor.

Le ragazze di Trieste
cantan tutte con ardore:
- O Italia, o Italia del mio cuore,
tu ci vieni a liberar!




fiordineve
00martedì 31 luglio 2007 00:10

INNO DEL REGGIMENTO MARINA "SAN MARCO"

UN RIFACIMENTO DEL BATTAGLIONE LAGUNARI


Noi vedevam
ogni mattin
splendere d'or tutta Trieste al nuovo sol;
vedevam l'ala tricolore
sul golfo inter, senza timor, sciogliere il vol.

Ma un dì dovemmo il suol
redento abbandonar
nell'uragan, parea per duol, piangere il ciel,
pareva urlar d'ira e d'orror il mar.

Calato è l'invasor
dai monti fino al mar,
Venezia, amor d'ogni italian fra i marmi e l'or
già del cannon ode vicino il tuon.

Noi lo giuriam sui capi bianchi delle nostre madri,
Noi lo giuriam per gli stellati occhi dei nostri amor,
l'onor che l'Italia a noi
volle affidar, custodirem, sacro tesor,
Iddio lo vuol,
libereremo il nostro suol!


* * * * * * * *
fiordineve
00martedì 31 luglio 2007 00:12



TA PUM


Venti giorni sull’Ortigara
senza il cambio per dismontà
ta pum ta pum ta pum...
ta pum ta pum ta pum...

E domani si va all'assalto,
soldatino non farti ammazzar,
ta pum ta pum ta pum...
ta pum ta pum ta pum...

Quando poi si discende a valle
battaglione non hai più soldà.
ta pum ta pum ta pum...
ta pum ta pum ta pum...

Nella valle c'è un cimitero,
cimitero di noi soldà.
ta pum ta pum ta pum...
ta pum ta pum ta pum...

Cimitero di noi soldà
forse un giorno ti vengo a trovà.
ta pum ta pum ta pum...
ta pum ta pum ta pum...

Ho lasciato la mamma mia,
l'ho lasciata per fare il soldà.
ta pum ta pum ta pum...
ta pum ta pum ta pum...

Quando portano la pagnotta
il cecchino comincia a sparar.
ta pum ta pum ta pum...
ta pum ta pum ta pum...

Battaglione di tutti i Morti,
noi giuriamo l'Italia salvar.
ta pum ta pum ta pum...
ta pum ta pum ta pum...


* * * * * * * *
fiordineve
00martedì 31 luglio 2007 00:13




LA TRADOTTA

La tradotta che parte da Torino
a Milano non si ferma più,
ma la va diretta al Piave,
cimitero della gioventù.

Siam partiti siam partiti in ventisette,
solo in cinque siam tornati qua,
e gli altri ventidue
son morti tutti a San Donà.

A Nervesa a Nervesa c'è una croce,
mio fratello l'è disteso là,
io ci ho scritto su "Ninetto"
che la Mamma lo ritroverà.

Cara suora cara suora son ferito,
a domani non ci arrivo più;
se non c'è qui la mia mamma,
un bel fiore me lo porti tu.


* * * * * * * *
fiordineve
00martedì 31 luglio 2007 00:14



SUL PONTE DI BASSANO, BANDIERA NERA

Sul ponte di Bassano,
bandiera nera,
è il lutto degli Alpini
che va alla guerra.

E' il lutto degli Alpini
che va alla guerra,
la meglio zoventù
l'è sottoterra.

Nell'ultimo vagone
c'è l'amor mio
col fazzoletto bianco
mi dà l'addio.

Col fazzoletto bianco
mi salutava
e co' la bocca i baci
la mi mandava.

Quando che lui veniva
a casa mia
la meio seggiolina
l'era la sua.


* * * * * * * *
fiordineve
00martedì 31 luglio 2007 00:16



SUL PONTE DI PERATI

Sul ponte di Perati,
bandiera nera,
è il lutto degli Alpini
che fan la guerra.

E' il lutto della Julia
che va alla guerra,
la meglio gioventù
che va sottoterra.

Quelli che son partiti
non son tornati,
sui monti della Grecia
sono restati.

Sui monti della Grecia
c'è la Voiussa,
del sangue della Julia
s'è fatta rossa.

Da mille e mille tombe
s'alza un lamento,
sul sangue della Julia
c'è il tradimento.

Un coro di fantasmi
vien giù dai monti.
E' il canto degli alpini
che son sepolti.

Ma tutti i nostri morti
risorgeranno
e il dì della vitttoria
ritorneranno.

E il dì della riscossa
non più tristezza
per canto di vittoria
c'è Giovinezza.

Alpini della Julia
in alto il cuore!
Sul Ponte di Perati c’è il tricolore.
Sul Ponte di Perati c’è il tricolore.


* * * * * * * *
fiordineve
00martedì 31 luglio 2007 00:17



ERA UNA NOTTE CHE PIOVEVA



Era una notte che pioveva
e che tirava un forte vento;
immaginatevi che grande tormento
per un alpino che sta a vegliar!

A mezzanotte arriva il cambio
accompagnato dal capoposto
"Oh sentinella torna al tuo posto,
sotto la tenda a riposar!".

Quando fui stato nella mia tenda
sentii un rumore giù per la valle,
sentivo l'acqua giù per le spalle,
sentivo i sassi a rotolar.

Mentre dormivo sotto la tenda
sognavo d'essere con la mia bella
e invece ero di sentinella
fare la guardia allo stranier.


* * * * * * * *
fiordineve
00martedì 31 luglio 2007 00:19



APRITE LE PORTE
Aprite le porte
che passano, che passano,
aprite le porte
che passano i baldi alpin!

freschi e bei, senza schei, bei putei

E come la marcia ben
le banda, la banda,
e come la marcia ben
le banda dei alpin!



*******




fiordineve
00martedì 31 luglio 2007 00:20
BOMBARDANO CORTINA



Bombardano Cortina,
dicon che gettan fiori;
nemici traditori,
è giunta l'ora, subito fora
dovete andar!

E proseguendo poi,
per valle Costeana,
giunti sulla Tofana
su quella vetta, la baionetta
scintillerà.


* * * * * * * *
fiordineve
00martedì 31 luglio 2007 00:22



VINASSA, VINASSA


Là nella valle c'è un'osteria
l'è allegria, l'è allegria,
Là nella valle c'è un'osteria
l'è allegria di noi Alpin.

E se son pallida dei miei colori...

Là sopra i monti c'è un punto nero
l'è il cimitero, l'è il cimitero
Là sopra i monti c'è un punto nero
è il cimitero di noi Alpin.

E se son pallida dei miei colori...

Là in mezzo al mare c'è una biondina
l'è la rovina, l'è la rovina,
Là in mezzo al mare c'è una biondina
l'è la rovina di noi Alpin.

E se son pallida dei miei colori...

Là sul Cervino c'è una colonna
è la Madonna, è la Madonna
là sul Cervino c'è una colonna
è la Madonna di noi alpin!

E se son pallida dei miei colori...


* * * * * * * *
fiordineve
00martedì 31 luglio 2007 00:23





MI SON ALPIN


Mi son Alpin
me pias el vin
tengo l'innamorata
in fondo al quartier.

Vicino al quartier
vicino alla caserma

tengo una bella serva
per fare all'amore.


* * * * * * * *
fiordineve
00martedì 31 luglio 2007 00:24




BERSAGLIERE HA CENTO PENNE


Bersagliere ha cento penne
ma l’alpin ne ha una sola
un pò più lunga un pò più corta
sol l’alpin la può portare...
un pò più lunga un pò più corta
sol l’alpin la può portare...

Quando scende la notte bruna
tutti dormon nella pieve
ma con la faccia dentro la neve
sol l’alpin non può dormir...
ma con la faccia dentro la neve
sol l’alpin non può dormir...

Là sui monti vien giù la neve
la tormenta dell’inverno
ma se venisse anche l’inferno
sol l’alpin riman lassù...
ma se venisse anche l’inferno
sol l’alpin riman lassù...

Se dall’alto di rupo cade
confortate i vostri cuori
perchè se cade i mezzo ai fiori
non gli importa di morir
perchè se cade i mezzo ai fiori
non gli importa di morir


* * * * * * * *
fiordineve
00martedì 31 luglio 2007 00:26

ANGIOLINA, BELA ANGIOLINA,
O ANGIOLINA, BELA ANGIOLINA



O Angiolina, bela Angiolina,
innamorato io son di te,
innamorato dall'altra sera
quando venni a balar con te.

E la s'ha messo la veste rossa
ed il corsetto di raso blu,
e le scarpette con le rosette,
fatte apposta per ben ballar.

fiordineve
00martedì 31 luglio 2007 00:27




LA RIVISTA DELL’ARMAMENTO

E il cappello
che noi portiamo,
quello é l'ombrello ,di noi Alpin.

Ritornello:
Cara biondina capricciosa,
garibaldina, trullallà;
tu sei la stella di noi soldà.

E le giberne
che noi portiamo,
son porta cicche di noi Alpin.

Ritornello:
Cara biondina...

E lo zaino
che noi portiamo,
quello è l'armadio di noi Alpin.

Ritornello:
Cara biondina...

E la gavetta
che noi portiamo,
è la cucina , di noi Alpin.

Ritornello:
Cara biondina...

E la borraccia
che noi portiamo,
è la cantina di noi Alpin.

Ritornello:
Cara biondina...

E le scarpette
che noi portiamo,
son le barchette di noi Alpin.

Ritornello:
Cara biondina...

E il fucile
che noi portiamo,
è la difesa di noi Alpin.

Ritornello:
Cara biondina...

E le stellette
che noi portiamo,
son disciplina di noi Alpin.

Ritornello:
Cara biondina...

La penna nera
che noi portiamo,
è la bandiera di noi Alpin.

Ritornello:
Cara biondina...

E il pistocco
che noi portiamo,
è il paga-debit di noi Alpin.

Ritornello:
Cara biondina...


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