Appello per Graziella Campagna - Sottoscrizione

Geneshys
00domenica 12 novembre 2006 12:38

Gabriella Campagna



Cari amici del forum ognuno di noi nel suo piccolo può,deve dare un segnale forte di legalità e giustizia.
Mi sento di dover far mia la voce dell'Associazione Rita Atria che si sta battendo con coraggio e forza per dar giustizia a Gabriella Campagna uccisa a 17 anni per mano della mafia.
Nel sito dell'Associazione potete trovare la storia di Gabriella e firmare, oltre che ha capirne le ragioni, l'appello al Presidente della Repubblica,spero che sarete in tanti.

Associazione Antimafia "Rita Atria"

Sig. Presidente della Repubblica
On. Giorgio Napolitano
Sede Istituzionale Quirinale
Roma


Sig. Presidente della Repubblica,
dopo l’appello al Ministro di Grazia e Giustizia, On. Clemente Mastella, ad oggi in parte inascoltato, non ci rimane che appellarci alla Sua persona.
Il 4 novembre, per noi cittadini onesti di una Sicilia sempre più umiliata nelle sue fondamenta e in particolare per la provincia di Messina, è un giorno veramente triste. Infatti, l’assassino di Graziella Campagna (uccisa a 17 anni il 12 dicembre del 1985 con 5 colpi di fucile a canne mozze), esce di prigione per una “negligenza” di stato. Il giudice estensore della sentenza del processo di primo grado, ha impiegato oltre 600 giorni per depositarla facendo scadere i termini di custodia cautelare. Abbiamo chiesto al Ministro Mastella di inviare gli ispettori presso il tribunale di Messina e di sottoporre a procedimento disciplinare il giudice che ha permesso la mortificazione della Giustizia e l’impegno di una società civile che da 21 anni chiede e lotta per far riposare in pace Graziella. Il Ministro ha risposto predisponendo l’invio degli ispettori. Ad oggi (a più di un mese) non conosciamo l’esito nonostante l’avvocato di parte civile abbia documentato ampiamente l’inconsistenza delle motivazioni addotte dall’A.N.M. distrettuale.
La società civile, nella richiesta di verità e giustizia, è sempre stata vigile e soprattutto non ha esitato a schierarsi dalla parte giusta nonostante l’omicidio di Graziella sia pieno di depistaggi, uomini di stato che frequentano personaggi ambigui o latitanti. Ci siamo ispirati ai valori alti di quella democrazia figlia della nostra resistenza. Abbiamo lottato affinché quegli uomini che rappresentano indegnamente lo stato venissero sollevati dai loro incarichi. Le ipotesi di intrecci tra uomini di stato e mafia sono state ampiamente documentate in interrogazioni parlamentari, in relazioni delle commissioni antimafia, in atti ufficiali. Niente, lettera morta. Le persone da noi indicate sono ancora tutte al loro posto o trasferite per “opportunità” istituzionale oppure tranquillamente in pensione. Nessuno ha mai dato risposte convincenti a quei legittimi dubbi.
Sig. Presidente della Repubblica quante volte abbiamo sentito esponenti della politica dire che noi della società civile dobbiamo ribellarci alle mafie. Noi siamo d’accordo ma per ribellarci alle mafie abbiamo bisogno di affidarci a uomini di stato in cui crediamo e soprattutto abbiamo bisogno di sentirli dalla parte giusta. Noi della società civile, onesti lavoratori e lavoratrici, ad oggi lottiamo contro la mafia e contro i poteri trasversali che si autoproteggono.
Sig. Presidente, la famiglia di Graziella Campagna, meritava almeno le scuse da questo stato. Invece oltre al dolore di vedere l’assassino della loro congiunta libero e felice, hanno dovuto sopportare l’assordante silenzio delle istituzioni. Graziella da 21 anni viene ripetutamente uccisa e umiliata, chiediamo a Lei, nostra ultima speranza, di aiutarci a tornare a credere in uno stato che per noi oggi non ci rappresenta e non ci tutela. Ci appelliamo a Lei affinché il giudice che ha causato la scadenza dei termini di custodia cautelare venga sottoposto ad un giusto procedimento disciplinare. Non siamo giustizialisti ma riteniamo che ricordare persone come Borsellino, Falcone, Chinnici, Scopelliti e tanti altri martiri di ogni tempo e di ogni luogo significhi soprattutto dipanare le ambiguità di quelle istituzioni per le quali sono morte. Desideriamo sottolineare che siamo convinti che all’interno delle istituzioni della provincia messinese ci siano magistrati di grande serietà, poliziotti e carabinieri di grande spessore umano e professionale che soffrono anch’essi per un cancro (la sfiducia) che ormai si è trasformato in metastasi. L’unica salvezza è “operare” d’urgenza affinché la società civile possa continuare a vivere sentendosi in piena libertà, tornando a sentire, come diceva Paolo Borsellino, “il fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell'indifferenza, della contiguità e quindi della complicità”.

Milazzo, 2 novembre 2006

Distinti Saluti,

Nadia Furnari e Piera Aiello
Responsabili Associazione “Rita Atria”



Sito Web Associazione Rita Atria

ASSOCIAZIONE RITA ATRIA

Per firmare l'appello

APPELLO



Cobite
00domenica 12 novembre 2006 15:04
Ho firmato l'appello.

E' tempo di finirla di proteggere gli assassini!!!

Paghino i responsabili di tanta iniquità


Giancarlo cobite
guidoarcicamalli
00domenica 12 novembre 2006 15:19
anche io ho firmato fallo anche te
FidelisAdmin
00martedì 14 novembre 2006 13:48
Ho ricevuto un email da Nadia, Associazione Rita Atria, dove m'informa che è arrivata la risposta all'appello da parte del Segretariato Generale della Presidenza della Repubblica che vi allego:



Le vittorie si ottengono a piccole dosi, speriamo che vada avanti l'interesse da parte delle istituzioni e della società civile per questa storia di mala giustizia.

Saluti
Gae
Cobite
00giovedì 16 novembre 2006 18:10


Grazie Gae.

Speriamo che sia servita a qualcosa.

Ciao [SM=x142848]

Giancarlo
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