Acqua - bene pubblico o privato?

pinnebentu
00venerdì 20 marzo 2009 11:30
PREPARIAMOCI A RESISTERE!!!!! Mentre si parla d'altro il governo avvia il processo di privatizzazione dell'acqua Mentre nel paese imperversano discussioni sull'eutanasia, grembiulino a scuola, guinzaglio al cane e sul flagello dei graffiti, il governo senza dire niente a nessuno ha dato il via alla privatizzazione dell'acqua pubblica. Il Parlamento ha votato l'articolo 23bis del decreto legge 112 del ministro Tremonti, che afferma che la gestione de i servizi idrici deve essere sottomessa alle regole dell'economia capitalistica. Così il governo ha sancito che in Italia l'acqua non sarà più un bene pubblico ma una merce, e quindi sarà gestita da multinazionali (le stesse che possiedono l'acqua minerale). Già a Latina una multinazionale che gestisce l'acqua locale ha deciso di aumentare le bollette del 300%. Ai consumatori che protestano, manda le sue squadre di vigilantes armati e carabinieri per staccare i contatori. La privatizzazione dell'acqua che sta avvenendo a livello mondiale provocherà, nei prossimi anni, milioni di morti per sete nei paesi più poveri. L'uomo è fatto per il 65% di acqua, ed è questo che il governo italiano sta mettendo in vendita. L'acqua che sgorga dalla terra non è una merce, è un diritto fondamentale umano e nessuno può appropriarsene per trarne illecito profitto. L'acqua è l'oro bianco per cui si combatteranno le prossime guerre. Guerre che saranno dirette dalle multinazionali alle quali oggi il governo, preoccupato per i grembiulini, sta vendendo il 65% del nostro corpo. Acqua in bocca.

Talpachevede
00sabato 28 marzo 2009 04:02
Grazie Pinnebentu,
questa si chiama Informazione.

Nonostante gli sforzi di alcuni volenterosi
come ad esempio padre Alex Zanotelli
questo problema vitale è del tutto ignorato dai media,
sicuramente in malafede.

[SM=x142826]
Cobite
00sabato 28 marzo 2009 07:09




LEGGE 5 gennaio 1994, n. 36


Art. 1

Tutela e uso delle risorse idriche (6)

1. Tutte le acque superficiali e sotterranee, ancorchè non estratte dal sottosuolo, sono pubbliche e costituiscono una risorsa che è salvaguardata ed utilizzata secondo criteri di solidarietà.

2. Qualsiasi uso delle acque è effettuato salvaguardando le aspettative ed i diritti delle generazioni future a fruire di un integro patrimonio ambientale.

3. Gli usi delle acque sono indirizzati al risparmio e al rinnovo delle risorse per non pregiudicare il patrimonio idrico, la vivibilità dell'ambiente, l'agricoltura, la fauna e la flora acquatiche, i processi geomorfologici e gli equilibri idrologici.

4. Le acque termali, minerali e per uso geotermico sono disciplinate da leggi speciali.



Forse non te ne sei accorto, ma è da moltissimi anni che le acque pubbliche sono date in concessione o gestione ai privati e che le acque di estrazione non sono automaticamente pubbliche.

Ma forse tu ti riferivi agli acquedotti?
Ma anche la gestione di questi da moltissimi anni sono dati in gestione anche se sono stati costruiti con i soldi della comunità...
Spero che sempre di concessione o gestione privata si parli e non di vera cessione della proprietà delle acque pubbliche.


Ciao

Giancarlo
pinnebentu
00sabato 28 marzo 2009 11:20
Esistono ancora delle realtà (il mio paese natale per esempio) dove la sorgente è di appartenenza comunale cosi come la gestione e la distribuzione, con la nuova legge non sarà più cosi.
ciao a tutti.
Augusto.
AngolodiBuio.
00domenica 29 marzo 2009 23:01
Personalmente mi scandalizza ogni forma di privatizzazione.
Già, se ci rifletto a fondo, riesco ad inquietarmi pensando ad un controllo statale, figuriamoci ad controllo da parte di privati.
Tra le altre cose non oso immaginare cosa farebbero con l'acqua, qui in Sicilia, questi cosiddetti privati...
Comunque non vi pare illuminante che la parola "privato" derivi dal latino "privus" e da "privus" derivi anche la parola "privare"...?
Io sono con te, pinnebentu.
pinnebentu
00lunedì 30 marzo 2009 09:26
Re:
AngolodiBuio., 29/03/2009 23.01:

Personalmente mi scandalizza ogni forma di privatizzazione.
Già, se ci rifletto a fondo, riesco ad inquietarmi pensando ad un controllo statale, figuriamoci ad controllo da parte di privati.
Tra le altre cose non oso immaginare cosa farebbero con l'acqua, qui in Sicilia, questi cosiddetti privati...
Comunque non vi pare illuminante che la parola "privato" derivi dal latino "privus" e da "privus" derivi anche la parola "privare"...?
Io sono con te, pinnebentu.




Con me e non solo, tutti in sieme, in difesa di un bene che dovrebbe essere di tutti e per scongiurare il dramma di molti paesi dove è più economico bere la cocacola.
Cobite
00lunedì 30 marzo 2009 13:43

Per quanto mi riguarda ogni cosa pubblica che viene ceduta anche solo in gestione al privato è un'arroganza che assomiglia ad un furto.
E ancora arroganza che assomiglia al furto ritengo sia quando i comuni si fanno pagare per qualcosa che già appartiene al pubblico come ad esempio i per i parcheggi.
Figuriamoci per le grandi necessità come corrente, acqua, gas e autostrade. [SM=x142894]
Giancarlo



pinnebentu
00martedì 31 marzo 2009 11:03
Son d'accordo con te.
Ciao.
Augusto
alexandra17
00martedì 7 aprile 2009 15:04
buon giorno a tutti!

La mia è una richiesta tecnica, se così posso definirla...la scrivo qui perchè è riguardante l'acqua...secondo voi quale può essere la conclusione di una relazione che parla del trattamento delle acque di scarico industriali? Preciso che in tale relazione si sono presi in considerazione gli aspetti di calcolo, di progettazione, di descrizione dell'impianto stesso..e poi anche le analisi sulle sostanze contenute nelle acque...però la conclusione mi manca. Pensavo di rivolgermi a voi circa un consiglio...meglio citare la legge, o parlare della tutela ambientale...?
Grazie sin da ora per i consigli! [SM=x142921]
fiordineve
00martedì 7 aprile 2009 16:13


Da me l'acqua la trovi ovunque, pensa solo alla nebbia che irriga i campi negli autunni o inverni siccitosi.

Noi facciamo docce e bagni ogni giorno, anche più volte; ci laviamo i denti lasciando scorrere ettolitri di acqua; pensiamo "tanto ne abbiamo in abbondanza".

Sottolineo un tuo passaggio

La privatizzazione dell'acqua che sta avvenendo a livello mondiale provocherà, nei prossimi anni, milioni di morti per sete nei paesi più poveri.

Non credo sia questo l'intento dei governanti, au contraire invitando i ricchi e superficiali come me, penso vogliano sottolineare che noi dobbiamo imparare a non sciupare questo bene primario.
Ben vengano multe, privatizzazioni, ed altro che ci impongano di pensare a coloro a cui noi togliamo il necessario (quanti elettrodomestici abbiamo in casa che consumano acqua?, le nostre auto sempre limpide , i nostri bimbi che diventano allergici per la troppa igiene?)

Continuo dopo, ho lacasa piena di gente.
pinnebentu
00mercoledì 8 aprile 2009 12:36






Alessandra.
Io non so quale dovrà essere la destinazione di questa relazione, in ogni caso mettendo insieme tutti e quattro gli elementi che hai raccolto, avendo un quadro più completo, questa dovrebbe la soluzione migliore. Ti saluto. Augusto.



M.Antonietta.
Le sanzioni amministrative solitamente possono preoccupare chi ha il problema di mettere insieme il pranzo con la cena chi invece non no ce l'ha e non non ha neanche il fastidio conflittuale con la propria coscienza, queste sanzioni diventano acqua fresca e le regole vengono tranquillamente disattese.Per quanto riguarda invece la gestione privata invece sono d'accordo con quanto già è stato detto da Angolodibuio. Sono convinto che la gestione pubblica, seria e rigidamente controllata dovrebbeessere la cosa migliore, che comincino tappando tutti i buchi e già il 50% dell'acqua andrebbe risparmiata

ciao.
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 18:58.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com