davidalcova2
00martedì 28 dicembre 2021 14:45

Angina

Angina (dal latino angina, derivato dal greco ἀγχόνη, "angoscia", e ravvicinato per etimologia popolare ad angere, "stringere") è la denominazione generica dei processi morbosi a carico del palato molle, dell'ugola e delle tonsille, caratterizzati da dolore, senso di costrizione alle fauci e difficoltà nella deglutizione. La locuzione angina pectoris indica invece un particolare tipo di dolore toracico di qualità costrittiva. Spesso, per metonimia, si parla di angina riferendosi all'ischemia cardiaca, una condizione di discrepanza tra l'apporto di sangue ossigenato al muscolo cardiaco e le richieste per il suo adeguato funzionamento, che rappresenta il fattore eziologico più frequente di angina. Le più comuni cause non cardiache di dolore di tipo anginoso sono rappresentate da spasmo esofageo, ernia iatale e patologie neuromuscolari della parete toracica.

Terapia

La terapia dell'attacco acuto di angina causata da ischemia cardiaca è rappresentata dall'assunzione di farmaci appartenenti alla classe dei nitrati. Tali farmaci vengono assunti per via sublinguale in forma di perle, compresse o spray. Generalmente l'angina di origine cardiaca scompare entro 1-5 minuti dall'assunzione di nitrati per via sublinguale.La terapia dei pazienti affetti da angina, al di fuori degli attacchi acuti, persegue due finalità: prevenzione dei sintomi, ovvero miglioramento sia della qualità della vita sia della prognosi, ovvero prevenzione dell'infarto e prolungamento della sopravvivenza. È da rilevare che trattamenti efficaci per il miglioramento della prognosi possono non avere un significativo impatto sul controllo dei sintomi e viceversa. Le opzioni terapeutiche disponibili per il trattamento dei pazienti affetti da angina sono di quattro tipi: modificazioni dello stile di vita (controllo della dieta, astensione dal fumo, attività fisica appropriata per le condizioni del paziente, rimozione di stress fisici o psicologici), riduzione dei fattori di rischio coronarico (con trattamento farmacologico di eventuali patologie associate, come alterazioni del metabolismo lipidico - per es. ipercolesterolemia -, diabete, ipertensione), terapia farmacologica, procedure di cardiologia interventistica (per es., angioplastica e posizionamento di stent coronarico) o chirurgiche.
I farmaci attualmente più impiegati sono gli antiaggreganti (per es. l'acido acetilsalicilico), i betabloccanti, i calcioantagonisti e i nitrati: gli antiaggreganti riducono la probabilità di trombosi coronarica, che è la principale causa di infarto miocardico; i betabloccanti riducono il fabbisogno di ossigeno del cuore e prevengono alcune complicazioni causate dall'ischemia miocardica (alterazioni del ritmo cardiaco); i calcioantagonisti e i nitrati, oltre a ridurre con meccanismi diversi il fabbisogno di ossigeno del cuore, impediscono la vasocostrizione delle arterie coronarie.




davidalcova2
00sabato 17 febbraio 2024 18:18

Angina

La durata varia da pochi giorni a poco più d'una settimana; può prolungarsi per complicanze da diffusione del processo agli organi vicini (cavo orale, laringe, cavità nasali)


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