Un resoconto che, pur nella sua sinteticità, riassume le principali idee espresse nel "Simposio", solo che ci sono delle imprecisioni e delle riduzioni.
1) Per quanto riguarda Fedro, l'amore non ha solo un'utilità sociale e politica, ma viene considerato anche principio originario del cosmo, come attestano sia la Teogonia di Esiodo, sia le poesie di Saffo, sia i testi orfici, per citare solo le fonti più note.
2) Nel discorso di Pausania, la distinzione non è tra amore giusto e amore sbagliato, ma tra "Amore Celeste" ed "Amore Volgare": il secondo non è da considerarsi del tutto errato, perché ha una sua utilità sociale (può essere finalizzato anche alla procreazione), dunque è soltanto inferiore a quello celeste.
3-4-5)Il discorso di Erissimaco, quello di Aristofane e, anche se un po' troppo sinteticamente, quello di Agatone, sono resi piuttosto bene.
6) Per quanto riguarda il discorso di Socrate, c'è una grossa imprecisione, ovvero il fatto che, secondo te, l'amore è intermediario e va al di là degli opposti. Prima di tutto, bisogna vedere di quali opposti si parla: nel "Simposio" sono citati male e bene, ignoranza e conoscenza, mortale ed immortale, bruttezza e bellezza, ecc... non, ad esempio, caldo e freddo, quindi non si tratta di tutti gli opposti dell'universo.
Se, come tu dici, è vero che l'amore ha una natura intermediaria (e aggiungo, come dice Léon Robin, sintetica, in quanto ha in sé elementi di entrambi), non è affermato da nessuna parte che va al di là di essi. Al contrario, cerca, in tutti modi, di perseguire il più elevato elemento della coppia, cioé il bene, la conoscenza, l'immortalità e, nel caso specifico, la bellezza. E non hai scritto la cosa più importante: che non si tratta solo di una tendenza alla bellezza individuale, ma procede da un corpo a tutti i corpi, alle istituzioni, alle scienze e, infine, al Bello in sé.
La felicità consiste, per Platone, nel raggiungimento del mondo delle Forme, da lui considerato realtà assoluta e modello del cosmo sensibile. In questo senso è possibile comprendere la tua ultima frase, quando dici che l'amore apre "squarci metafisici in cui è possibile intuire la sapienza e la beatitudine degli dei."
Spero di non essere stata troppo pedante, ma, sai com'è, Platone è il mio autore preferito... mi sono da poco laureata con una tesi sulla concezione platonica dell'amore ed il "Simposio" era uno dei testi cardine. Ora mi trovo in America a studiare con un esperto di filosofia antica... ho ancora molto da imparare, ma penso di essere sulla via giusta...
Apprezzo, comunque, il tuo tentativo di rendere comprensibile anche a chi non studia filosofia uno dei testi più affascinanti del pensiero occidentale.
A presto!
Flory
[Modificato da HiddenFox 04/06/2007 9.45]