<b>addio luciano</b>

fiordineve
00giovedì 6 settembre 2007 23:35






L'ADDIO A LUCIANO PAVAROTTI



Il mondo della lirica e' in lutto: e' morto Luciano Pavarotti. Il tenore, 71 anni, si e' spento alle 5 di questa mattina nella sua villa a sud di Modena. Il ''maestro'' era malato da tempo di tumore al pancreas ed era stato operato l'anno scorso. Un mese fa aveva avuto un peggioramento mentre si trovava nella sua casa sulle colline di Pesaro e l'8 agosto era stato ricoverato, per un'infezione polmonare. Dopo la degenza, che si era prolungata piu' del previsto, il 25 agosto era tornato a casa, dove e' sempre stato seguito dai medici del dipartimento di oncologia di Modena. ''Il Maestro - si legge in una nota del suo agente Terri Robson - ha combattuto a lungo una dura battaglia contro un cancro al pancreas che alla fine gli ha tolto la vita.
Mantenendo l'approccio che ha caratterizzato tutta la sua vita e il suo lavoro, e' rimasto positivo fino all'ultimo istante della sua malattia''.
I funerali si terranno sabato prossimo nel Duomo di Modena, in piazza Grande. Lo ha detto il sindaco di Modena, Giorgio Pighi. Non ancora definito l'orario delle esequie per le quali sono attese anche numerose personalita' internazionali del mondo della musica e dello spettacolo. ''La cattedrale di Modena e' un monumento riconosciuto dall'Unesco come patrimonio dell'Umanita' - ricorda Pighi - quindi un luogo di prestigio artistico e architettonico adatto ad ospitare un evento come quello delle esequie del maestro''. Da questo pomeriggio sempre nel Duoma verra' allestita la camera ardente.


DA BUSH A SARKOZY, IL CORDOGLIO DI TUTTO IL MONDO


Dal segretario generale dell'Onu al presidente della Commissione europea, dal capo della Casa Bianca a quello dell'Eliseo: c'e' stata commozione in tutto il mondo per la scomparsa di Luciano Pavarotti, il cantante italiano morto stamane nella sua abitazione di Modena. Un uomo che ha portato ''un grande contributo'' non solo alla musica, ma anche ai bisognosi in tutto il mondo, ha detto il numero uno delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, ricordando che ''Pavarotti ha aiutato a raccogliere con il suo lavoro, milioni di dollari per gli aiuti umanitari''.


''E' un giorno triste per tutta la cultura operistica europea. Non abbiamo piu' Luciano Pavarotti, uno dei piu' famosi ed amati tenori, non solo per il suo talento eccezionale, ma anche per la sua simpatia e il suo forte impegno sociale'', ha detto il presidente della Commissione europea, Jose' Barroso. ''La migliore incarnazione del tenore popolare dopo Enrico Caruso''. Queste le parole scelte dal presidente francese, Nicolas Sarkozy. ''Le sue qualita' artistiche cosi' come il suo calore e il suo carisma - si legge nel messaggio di Sarkozy - hanno sedotto il mondo intero''. ''Alcuni puristi potrebbero giudicare azzardate le sue incursioni al di fuori del'universo della musica classica, - sottolinea il presidente francese - ma io penso che i ponti lanciati tra le estetiche e il matrimonio di stili abbiano permesso al grande tenore di avvicinare un pubblico sempre piu' vasto alla musica classica, iniziandoli al piacere del grande repertorio''.
Anche il presidente statunitense George W. Bush si e' unito al cordoglio di tutto il mondo per la scomparsa di Luciano Pavarotti.
''Luciano Pavarotti - afferma Bush in un comunicato da Sydney, dove sta partecipando al vertice dell'Apec - e' stato uno dei cantanti d'opera piu' affermati e acclamati di tutti i tempi''.
''Pavarotti - aggiunge il capo della Casa Bianca - e' stato anche un grande dal punto di vista umanitario, usando il suo magnifico talento per raccogliere un grande sostegno per le vittime di tragedie in tutto il mondo''.
Bush ricorda che il tenore ha ''deliziato il pubblico con la sua tonalita' perfetta e le sue interpretazioni carismatiche''.
Secondo il leader americano, ''il suo concorso canoro internazionale di Philadelphia e la sua scuola di Modena hanno incoraggiato e ispirato generazioni di giovani artisti a seguire i loro sogni''.
''Io e Laura ci uniamo ai fan di Pavarotti in tutto il mondo nel piangere la sua scomparsa'', conclude Bush.
Un amico sincero, un cuoco ottimo ed un eccellente giocatore di poker, cosi' lo ha ricordato il suo collega Jose' Carreras. ''I ricordi migliori - ha spiegato il tenore - sono quelli dell'intimita'. Aveva una personalita' molto divertente''.
Carreras ha poi aggiunto ''dobbiamo ricordarci di lui come il grande artista che era, un uomo con uno straordinario carisma''.Carreras aveva formato insieme a Pavarotti e Placido Domingo il piu' celebre trio della storia dell'opera, i Tre Tenori.
Non poteva mancare l'omaggio anche dal mondo del rock.
''Era un autentico vulcano'', ha detto Bono, cantante degli U2 che ha duettato con il tenore italiano in un singolo del 1995 intitolato ''Miss Sarajevo''.
''Alcuni cantano l'opera, Luciano Pavarotti era l'opera. Nessuno sapeva interpretare parole e melodie come lui''.


Drappo nero del lutto per l'Opera di Vienna. Un onore che di solito si concede ai membri onorari, ma che il direttore della prestigiosa sala, Ioan Holender, ha voluto attribuire anche al cantante italiano, ''la piu' bella voce da tenore dei nostri tempi''.


BIOGRAFIA

Pavarotti nasce a Modena dove suo padre, Fernando, di professione fornaio nell'esercito, gli trasmette la sua profonda passione per la lirica e l'opera. , trovando nel giovane altrettanto interesse. Tuttavia, per un lungo periodo si dedichera' agli studi per l'insegnamento, per diventare un maestro di educazione fisica e insegnera' alle elementari per due anni, dopo essersi iscritto nell'istituto magistrale di Modena. Continua, negli anni '60, gli studi di canto con il tenore Arrigo Pola e, piu' tardi, con il maestro Ettore Campogalliani con il quale perfezionera' la sua tecnica del fraseggio e della concentrazione. Per sua stessa ammissione, i due resteranno per sempre i suoi unici e onorati maestri.
Negli anni successivi, entrato a pieno regime nel mondo della lirica e sempre continuando i suoi studi canori, il giovane tenore ottiene un primo successo musicale in una delle sue esibizioni con il padre in Galles, nel corso del festival di Llangollen dove si aggiudica il primo premio.
Nel corso del 1961 otterra' pero' la sua consacrazione personale; risale infatti al 29 aprile il suo debutto ufficiale, quando calchera' per la prima volta le scene del teatro dell'opera di Reggio Emilia, interpretando Rodolfo ne La Boheme, diretta da Francesco Molinari Pradelli.
Per stessa ammissione del tenore l'opera di Puccini rimane quella piu' rappresentativa del suo repertorio, tanto che Rodolfo diverra' nel corso della sua carriera un vero e proprio alter-ego sul palco. Al 1961 risale anche il primo riconoscimento personale nel concorso internazionale Achille Peri e il matrimonio con Adua Veroni.
Mentre la messa in scena de La Boheme viene riproposta in diverse citta' d'Italia e ha addirittura alcune richieste all'estero, Pavarotti interpreta il ruolo del Duca di Mantova nel Rigoletto , a Carpi , a Brescia e al Teatro Massimo di Palermo, dove, sotto la direzione del maestro Tullio Serafin, ottiene un enorme successo e consacra la sua figura di tenore in tutta Italia.
Il tenore fuori dall'Italia e' ancora poco conosciuto e difficilmente riceve menzioni o elogi da critici. La svolta arriva di nuovo con La Boheme, che gli permette di mostrarsi al pubblico Inglese.
Pavarotti infatti viene richiesto per delle repliche dell'opera Pucciniana alla Royal Opera House di Covent Garden, a Londra, prima dell'arrivo di Giuseppe Di Stefano, ma a causa di un'improvvisa malattia del tenore siciliano e' costretto a sostituirlo. Lo rimpiazzera' in teatro e al Sunday Night at the Palladium, un noto spettacolo televisivo inglese seguito da piu' di 15 milioni di telespettatori, il mezzo perfetto per affermarsi nella scena mondiale.
Il debutto negli Stati Uniti non tarda ad arrivare ed e' del febbraio 1965, a Miami, con Joan Sutherland, nella Lucia di Lammermoor. Il vero e proprio exploit arriva il 17 febbraio 1972, al Metropolitan Opera di New York, dove in occasione dell'esecuzione dell'opera di Gaetano Donizetti, La Fille du Regiment, manda in visibilio il pubblico con nove Do di petto eseguiti in maniera sciolta e naturale nell'aria introduttiva. E' suo il record di 17 chiamate ed ovazioni al sipario.
Negli anni '90, il concerto in Hyde Park a Londra e' stato il primo nella storia del parco caratterizzato dalla musica classica, attirando la presenza di oltre 150.000 persone. Nel giugno 1993, in piu' di 500.000 si sono radunati per ascoltarlo a Central Park di New York, mentre in milioni seguivano lo spettacolo alla televisione. A settembre dello stesso anno, all'ombra della Torre Eiffel, ha cantato davanti a circa 300.000 persone.
Tra i piu' famosi, i concerti tenuti dai ''Tre Tenori'' con Placido Domingo e Jose' Carreras . Epica fu la loro esibizione durante i mondiali statunitensi, a Los Angeles, il 17 Luglio 1994. Si esibirono davanti a Frank Sinatra e Gene Kelly, omaggiandoli con My Way e Singing in the rain.
Dal 1992 al 2003 ha tenuto, a Modena, concerti a cadenza quasi annuale a scopo benefico, il ''Pavarotti & friends'', che hanno riunito sul palco gli artisti piu' famosi della scena musicale pop italiana ed internazionale. Nel luglio 2006 e' stato operato d'urgenza in un ospedale di New York per l'asportazione di un tumore maligno al pancreas.
Dall'inizio di quest'anno si era stabilito nella sua villa in provincia di Modena, in cui cercava di condurre la sua lotta personale contro il cancro.




Trovate inserite qui le romanze di Pavarotti
http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?c=12984&f=12984&idd=6735590



elfo nero
00venerdì 7 settembre 2007 00:08
Una vita per la Musica e il Bel Canto.

Con la sua arte, ha contribuito a far conoscere e apprezzare nel mondo l'Italia, la Musica e, consentitemi di dire, Modena



Grazie LUCIANONE
Ci mancherai tantissimo


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Cobite
00venerdì 7 settembre 2007 00:23





Non porti tutto con te.
Ci lasci la tua voce,
il tuo cuore
ed il tuo ottimismo.

Addio Luciano,
grazie dei doni.



Giancarlo
fiordineve
00venerdì 7 settembre 2007 01:48



Un italiano che ha reso Grande pure l'Italia.

Una voce che gli angeli, per anni, ci hanno invidiato.
Ora canta con loro.
Cobite
00venerdì 7 settembre 2007 18:27
Bocelli e Kabaiwanska canteranno al funerale



MODENA - Sarà affidato alle voci di Andrea Bocelli e di Raina Kabaiwanska l'ultimo saluto musicale a Luciano Pavarotti. I due cantanti si esibiranno infatti domani alle 15, durante il funerale nella cattedrale di Modena. I due cantanti saranno accompagnati dal flautista Andrea Griminelli, altro grande amico del tenore scomparso ieri, e la corale Rossini, dove Pavarotti ha cominciato a cantare.
Citazione:Ansa.it
ELIPIOVEX
00venerdì 7 settembre 2007 21:21
Un uomo grande con un cuore grande.
Ha saputo sfruttare la sua grande dote per aiutare anche i più piccoli e gli indifesi.
Un italiano che ci ha resi fieri.
Un grandissimo cantante. Una voce che metteva ogni volta i brividi.
Come noi era un mortale ma la sua voce e il suo talento l'hanno reso immortale.
@Orchidea@
00martedì 18 settembre 2007 20:08
ciao grande Luciano ci mancherai, ora ce la battaglia per i testamenti [SM=g27812] [SM=g27812]
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