L'INFINITO di Giacomo Leopardi (manoscritto autografo, 1819)

Cobite
00domenica 20 novembre 2005 10:09


L'INFINITO
di Giacomo Leopardi

[SM=x142873]

Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quïete
io nel pensier mi fingo, ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Così tra questa
immensità s'annega il pensier mio:
e il naufragar m'è dolce in questo mare



AMIL
00mercoledì 23 novembre 2005 19:12
Bellissima...

Grazie d'averla postata

Andrea
[SM=x142931]
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