=Essere a Lisbona=

Talpachevede
00lunedì 29 dicembre 2014 17:23

Essere a Lisbona


Ho viaggiato eppure
continuo a mistificare
la libertà

la colpa sarà della cortina
liquida della pioggia
dei miei pensieri
dei miei sogni

il fiume è l’oceano
visto da Praça do Commercio
Almada
dalle mura del castello
è Rio de Janeiro

il tram si arrampica
per vie sempre più strette
i sedili occupati dai passeggeri
dai pensieri, dai sogni e da lei
che mi è accanto

eppure decido di attraversare
il ponte di Brooklyn nell’istante
improvviso in cui il cielo
rosso fuoco si chiude.





Nota: Per chi non ha presente la città di Lisbona. La foce del fiume Tago è talmente ampia che si può confondere con il mare, sulla sponda opposta nei pressi della città di Almada c'è la statua del Cristo Rei, una versione in piccolo di quella di Rio, infine il ponte Vasco da Gama richiama nella fisionomia il ponte di Brooklyn
cripaf
00domenica 4 gennaio 2015 09:56
bella la contestualizzazione
sembra di vedere il fiume che diventa oceano
ed anche il ponte
ciao franco
debona
00domenica 4 gennaio 2015 11:53
Bellissimo diario di viaggio! [SM=x142922]
Talpachevede
00domenica 4 gennaio 2015 15:45
Ringrazio Franco e Debona [SM=g27823]
Rosy.S
00martedì 6 gennaio 2015 12:49

Suggestivi questi passaggi:

il fiume è l’oceano
visto da Praça do Commercio
Almada
dalle mura del castello
è Rio de Janeiro

il tram si arrampica
per vie sempre più strette



dopo eliminerei "dai pensieri, dai sogni" anche perché hai già messo nella seconda strofa "dei miei sogni", lascerei così la penultima strofa e l'ultima che per me sono molto belle:

il tram si arrampica
per vie sempre più strette
i sedili occupati dai passeggeri
e da lei che mi è accanto

eppure decido di attraversare
il ponte di Brooklyn nell’istante
improvviso in cui il cielo
rosso fuoco si chiude.



-----------

Poi però vorrei mi spiegassi meglio questo concetto, anche perché sto appunto facendo un dialogo sulla libertà con un mio amico, è un tema che mi interessa:

Ho viaggiato eppure
continuo a mistificare
la libertà

[SM=g27823]


Ciao
Talpachevede
00giovedì 8 gennaio 2015 19:50
Buon suggerimento Ros [SM=g27823]
Eppure mi piace immaginare questo tram con a bordo anche sogni e pensieri, anche se in effetti può essere una ripetizione [SM=g1602838]

Trovo difficile definire cosa sia la libertà, forse è uno stato d'animo. A volte viaggiando ci si sente liberi, a volte si viaggia per cercare la libertà. A volte sorge il dubbio che ci si stia prendendo in giro da soli: ci si crede liberi senza esserlo. Magari è solo una piccola libertà, che si scambia per grande. E una piccola libertà forse non può essere definita vera libertà. Il sospetto terribile è che libertà coincida con solitudine.
Rosy.S
00giovedì 22 gennaio 2015 00:15
Ho dovuto cercare la versione che avevi postato per fare il confronto con quella da te modificata, ma già che ci sono la riporto su io; poi la tua risposta sulla definizione di libertà mi trova d'accordo e la ripropongo ad altri lettori.

Nella seconda strofa da te rivisitata hai introdotto termini "più pesi" come colpa (nel senso di "a causa") e coscienza che la rendono meno eterea rispetto alla prima versione:

la colpa sarà della cortina
liquida della pioggia
delle mie ombre
della mia coscienza

forse troverei un escamotage per evitare le ripetizioni della-delle mio-mia:

la colpa sarà della cortina
liquida della pioggia
sui vetri opachi
della mia coscienza



Che ne dici?

Comunque puoi mettere anche qui la versione su cui hai lavorato, per completezza di questo post [SM=g27823]


(Ros precisina) [SM=g27828]
Talpachevede
00sabato 24 gennaio 2015 16:58
Ecco qui:

Essere a Lisbona (seconda versione)

Ho viaggiato eppure
continuo a mistificare
la libertà

la colpa sarà della cortina
liquida della pioggia
delle mie ombre
della mia coscienza

il fiume è l’oceano
visto da Praça do Commercio
Almada
dalle mura del castello
è Rio de Janeiro

il tram si arrampica
per vie sempre più strette
i sedili occupati dai passeggeri
dai pensieri , dai sogni e da lei
che mi è accanto

eppure decido di attraversare
il ponte di Brooklyn nell’istante
improvviso in cui il cielo
rosso fuoco si chiude.


Hai ragione Ros, è meno eterea così, però forse è più vicina a ciò che intendevo esprimere. Il tuo escamotage è molto arguto, grazie [SM=g27823]

Essere a Lisbona (terza versione)

Ho viaggiato eppure
continuo a mistificare
la libertà

la colpa sarà della cortina
liquida della pioggia
sui vetri opachi
della mia coscienza

il fiume è l’oceano
visto da Praça do Commercio
Almada
dalle mura del castello
è Rio de Janeiro

il tram si arrampica
per vie sempre più strette
i sedili occupati dai passeggeri
dai pensieri , dai sogni e da lei
che mi è accanto

eppure decido di attraversare
il ponte di Brooklyn nell’istante
improvviso in cui il cielo
rosso fuoco si chiude.
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