solo e senza suolo

nero piccolo
nell'articolo
sei nato in barca
senza diritto
ci rivolgi
il tuo innocente sguardo
a noi tutti indaffarati a dare il meglio
e l'unica cosa reale ,concreta
sarebbe cullarti tra le braccia,
ma nel marchingegno
di questa vita
che ha perso
il giusto esempio
andiamo a fondo
che dirti
sei venuto al mondo
un pò
in anticipo
questa risposta
mi strozza il gozzo
e si cari
lui mangerà
alla deriva
berrà acqua e sale
si ricorderà
del vostro bene,
ma non vedo in lui
alieno aspetto
sento
il suo riso
il suo pianto
come in mio figlio
e stringo il pugno,
popolo d'Italia non lasciarlo solo
non ergerti a santo
ricorda i lombi dei suoi avi
sotto fasci,
lui in fasce
non ha da espiare colpe.

vabbe' che un mese mi sembrava tanto, ma tu ci hai messo 5 minuti!!!
che brava

ciao mi scuso ,ma come ho visto che giancarlo ha aperto la porta mi sono fiondata ,urgeva nel mio cuore questo richiamo ,,sento parlare e, per carità a volte a ragione per episodi di delinquenza commessi da tanti stranieri(E NON) ne lnostro paese e negare i fatti sarebbe un paradosso ,ma l'angoscia chesi vede su quelle facceche giungono a riva ,specialmente dei piccoli che sono in cerca di cibo libertà etc , allora mi chiedo la generosità va per caso data a morsi?la storia è un continuo pallotoliere ,ieri eravamo noi raminghi ,oggi chi siamo?ospiti o custodi?il mondo di chi è?domande a cui tutti insieme popolo che giunge da ogni dove dobbiamo rispondere ,grazie a te Cate

"ci rivolgi
il tuo innocente sguardo
a noi tutti indaffarati a dare il meglio "

A dire il vero un diritto internazionale direbbe che la terra in cui nasce il bimbo quando è fuori da acque nazionali è stabilita dall'appartenenza della nave o della barca o dell'aereo.
Quindi il problema non esiste se non quando anche la nave è clandestina!

Già la globalizzazione pone molti problemi in questo senso, la clandestinità li rende quasi insolubili.

Leggo nella poesia molta sensibilità e tenerezza di mamma che sa accogliere ogni neonato bisognoso di aiuto, al di là di ogni altra ragione


Un applauso

Giancarlo

giancarlo ,la legge e la legalità e mi sta bene ,ma l'umanità è fatta di azioni ,il clandestino che giunge qua da noi ,e non parlo che del poveroche è stato depredato di ogni suo avere in patria per l'illusione di un nuovo eldorado ,se nasce quale patria avrà se questa non ha bandiera ,un bimbo che nasce in ogni sito del mondo è un albero per il nostro domani ,.se parliamo di diritti non iniziamo a fare differenze, sono quelle che affossano il senso civico ,è il mio pensiero ,occhi di bimbo di ogni etnia sono solo occhi di bimbo ,certo madre ,di quattro ,fortunati i miei che poggiano i piedi sul verde dei prati ,ma gli altri che non vedranno crescere un filo d'erbache diritti hanno,lunga la strada giancarlo per riportare a galla valori morali di fratellanza sommersi ,è l'ora di rivederevi nostri punti di vista che si nutrono solo di cose materiali ,è nel tema della solitudine c'è grande questo essere radicati al proprio ego ,e l'indifferenza verso gli altri ,ciao cate lascio spazio agli altri poeti se no divento un fiume .

Cara cate, lo spazio gli altri poeti per le loro poesie c'è tutto. Non devono scrivere qui sotto. Eì' per questo che abbiamo scelto questo metodo per le poesia a tema.

Il mondo è suddiviso in tante realtà che si sopportano attraverso accordi bilaterali. La storia è lunga ed è sicuramente triste e a volte tragica, ma ai clandestini (irregolari) destinati alla delinquenza o ad essere schiavizzati nei campi e nel lavoro nero, preferisco gli immigrati (regolari), ovvero quelli che sono richiesti ed entrano per lavorare, ricevono una giusta paga, si pagano l'affitto in un appartamento regolare non creano delinquenza, importazioni di malattie, ghettizzazioni e abbassamento dei salari come accade con gli schiavi clandestini. Anche gli immigrati hanno bambini da sfamare e non è giusto che periscano perché sono figli di onesti lavoratori stranieri.

Questo nulla toglie alla pena per tutti i bambini che pagano le conseguenze di colpe che non hanno.

Comunque mi pare che gli apolidi possono vivere in Italia e diventano italiani con la maggiore età. Nessuno li manda via e le donne lo sanno

Ciao

Giancarlo

Complimenti Cate per aver rotto il ghiaccio.
E poi lo hai fatto con un testo importante. Un applauso.

Anch' io ti faccio i miei complimenti per essere stata la prima e forse così hai incoraggiato gli altri. Il tuo testo rivela una grande sensibilità ed attenzione ad i problemi che ci riguardano più da vicino ma, mi spiace, sono più vicina alla posizione di Cobite.
Mi sciolgo quando vedo un bimbo, credimi, anche se non ho avuto la fortuna di diventare mamma ma poi tendo a razionalizzare questo problemi enormi che ci coinvolgono tanto.
Brava sempre
Laura

Da respirare e, soprattutto sul finale, da meditare.

Conserviamo la memoria , ragazzi, o siamo fregati!

Mi e' piaciuta.

Ciao ciao

Rebby

Mi piace e apre alla discussione, per esempio questi cosiddetti extracomunitari sono cosi detti in quanto fuori dalla comunità, anche americani, giapponesi, australiani, sudafricani bianchi,etc. Stanno al di fuori della comunità eppure non ho mai sentito nessuno chiamarli con disprezzo con questo nome, o perchè chi ne ha coniato il termine voleve innalzare un muro alto cento metri?
Sono uscito fuori tema.
Ti saluto. Augusto.

pinnebentu, 11/06/2008 20.09:

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Mi piace e apre alla discussione, per esempio questi cosiddetti extracomunitari sono cosi detti in quanto fuori dalla comunità, anche americani, giapponesi, australiani, sudafricani bianchi,etc. Stanno al di fuori della comunità eppure non ho mai sentito nessuno chiamarli con disprezzo con questo nome, o perchè chi ne ha coniato il termine voleve innalzare un muro alto cento metri?
Sono uscito fuori tema.
Ti saluto. Augusto.

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Nulla detto con intelligenza e' mai fuori luogo

Cittadini del mondo. Tutti.

Bye

Rebby