L'ho letto contro il muro

Dedicata ad una persona che ha solo conosciuto la crudezza della vita e in silenzio e presto, l'ha dovuta abbandonare.



L'ho letto contro il muro
incorniciato di nebbia e pietre inerti
l'ho letto e non ci pensavo più
avevo dimenticato le tue giornate
vissute di silenzio.

L'autunno ha deciso così
di farti morire
tra lo sfibrare
inconsistente delle piante
e lo spegnersi del sole
appena fatta sera col respiro
tra le luci accese
ad una ad una contro il cielo
e il parlare vuoto delle strade
senza biciclette.


Te ne sei andato
masticando terra dura
e non hai mai detto al tuo viaggiare
nuvole leggere
e senza pioggia.
Cos'hai toccato se non sei mai stato
ad occhi aperti tutto il tempo
verso l'orizzonte?

Solo braccia stanche e fame
di penosa infanzia
solo voglia di un sapore di mollica
e notti consumate a riposare carne stanca.

Cos'è che è stato detto
mentre il sole maturava il grano
e tu non eri attratto in quel sorriso

cos'è che ha detto il tuo sperare un giorno
se ora muori

e non sarai ricordo per nessuno
in quest'autunno di passanti.

forse lo aspetta un cielo d'angeli....

appassionata ed insieme dura indagine sulle assenze che ci si presentano nella vita

un grande saluto amico di poesia Vanni

Lù

Bella dedica a ricordare qualcuno che in teoria è dimenticato.
Di loro che resta?
E proprio questo resta: un sussurro di parola, un gramo di emozione, un ricordo sbiadito che sta li per terra, come un granello di sabbia a formare quel sentiero che volenti o meno stiamo costruendo.

E molti granelli di sabbia conosciuti mi si presentano ora alla mente. Uomini e donne provate, forti o deboli, senza vere ambizioni se non nella dignità data dal duro lavoro e da una famiglia.
Amo quei granelli di sabbia.

Grazie della poesia, grazie per la sensibilità che dimostri.

Giancarlo

(p.s. forse qualche punto di domanda in può non avrebbe fatto male ... )