Si delinea il tuo viso
nel crepuscolo della memoria
che tutto confonde,
stanca risacca
che abbandona sulla battigia
conchiglie spezzate,
sfilacci di alghe,
echi vuoti.
Quale tetro sortilegio
nell’aria che abbruna,
appena increspata dal vento,
mi reca il tuo doloroso ricordo?
Saresti stata il mio destino,
se si potesse scegliere.
Saresti stata
il caldo abbraccio della vita
e non questa disperazione,
la sua stretta mortale.
avalon - http://zret.blogspot.com/