Sospira sfinito, riprende fiato
In un turbine di scatole e polvere
In cui la sua intera vita ha accatastato.
Ormai nel vecchio camino c'è solo cenere,
Non più il fuoco vivo e crepitante
Che ha assistito a tanto ridere e piangere.
Si avvicina allo specchio opaco, un tempo brillante
Guarda i capelli biondi, gli occhi grigi,
Un sorriso malinconico e pensante.
-Son ancora giovane- dice -Ho così tanto da dare
Imprese, crisi, lotte e amore
Così tanto da vivere e da raccontare!-
Ma le leggi, le leggi del tempo e delle ore,
Non è possibile contrastare
Per quanto possano provocar dolore.
Così dinnanzi allo specchio inizia a trasmutare,
Anno nuovo vita nuova dicono,
È un volto diverso che si gira, che ha scatole da disfare
"E quando miro in cielo arder le stelle; dico fra me pensando: A che tante facelle?Che fa l'aria infinita e quel profondo Infinito Seren? Che vuol dir questa Solitudine immensa? Ed io che sono?" G. Leopardi, Canto notturno di un pastore errante dell'Asia