Inoltre, tanto per non farla breve, non dimentichiamo che stiamo parlando, o almeno accennando, alla prima guerra mondiale
sono passati cento anni, qualcosa nella lingua sarà pure cambiato, no?
e come facciamo a rendere le atmosfere se non ne teniamo conto? se non cerchiamo per lo meno di immedesimarci nel linguaggio (anche pensato) di allora?
non passa la arata terra ma passano i lai ... cosa che mi stranisce
eppure tra arata terra e terra arata c'è una differenza profonda, la seconda sa di pratico, sa di erpice e di trattore, sa di profitto e di partite contabili
non riesco a non sentire la differenza
al di là di ogni valutazione stilistica, "arata" fa parte della terra, è una qualificazione percettiva, un colore, un odore
terra arata è appunto una partita contabile, contrapposta a incolto boschivo (che essendo termine dell'antica agraria continua ad anteporree l'aggettivo), basta vedere i dati catastali
ma dei dati catastali ce ne possiamo stracatafottere (per usare un termine assai locale che sta rientrando nella lingua comune grazie a Camilleri)
quello di cui ci importa è l'assonanza linguistica, il tempo, il ritmo, ma, prima di tutti, il suono psicologico che sentiamo, che riusciamo a trasmettere, che ci completa
e mai mai mai mi lascerò imporre, e meno che mai inculcare, regole di cui non trovo il senso, se non in un esercizio di potere da parte di chi vuole ergersi a superiore
sry
PS
perdona l'ulteriore appunto
dire "haiku occidentale" è privo di senso
certo le lingue e i significati e i ritmi si mescolano, ma il giapponese è una lingua sillabica, fatta di suoni costruiti ad hoc
noi invece mettiamo insieme parole, abbiamo articoli e congiunzioni, abbiamo anche un modo decisamente diverso di pensare
l'haiku è un ritmo che ci piace, ma decisamente inadatto alle nostre lingue
e poi "fa fino", come mangiare il sushi, e alè, tutti al ristorante giapponese, mentre i nostri ottimi toscani vanno in rovina
e, ancora d'altra parte, mi viene in mente lo spagnolo del 1200, quando castillani e arabi si mescolavano allegramente e (quasi) senza conflitti
la lingua colta del tempo era il castillano, ma vedi un po', scritto soprattutto in caratteri arabi
tutti i documenti ufficiali erano scritti così, con grande disperazione degli esegeti successivi
ma che fa?
i tempi e le mode la fanno da padroni =)