Cometa di vetro

Ed io ti inseguo senza tregua…Nei portici della città…
Ti ho davanti mia dolce cometa…
E sei uno stralcio di realtà….
Piloto la mia incomprensione, esplode dentro il mio dolore…
Fissando la cometa in cielo…
Che io inseguo trepidante….Con la paura massacrante…Di non averla più nel mio cielo….
Ti guardo senza sospirare, trattengo il fiato x sentire il tuo respiro dentro il corpo mio…
E la cometa sta per cadere…
Ma è bella e fragile come il vetro ma se cadesse adesso esploderebbe il cielo…
Ed io cometa vetrificata…Per sempre ti proteggerò….
E x non farti mai cadere...Io al posto tuo mi infrangerò…

Devo farti notare una cosa che essendo nuovo del luogo probabilmente non conosci.
In questo luogo di "venerazione" della parola non sono permessi i simboli classici dellla messaggistica da cellulare né altri, se non nel loro contesto.

Poi noto l'uso esagerato dei puntini. In letteratura esiste il punto fermo e i tre puntini di sospensione (...) Non esistono puntini messi a caso al posto di altra simbologia più appropriata.

Detto questo personalmente penso che il pensiero da te espresso potrebbe anche diventare poesia se lo si mette nella giusta forma.

Ciao

Giancarlo