Seneca (9/3/1995)
Grande, radioso astro
nel buio mare:
valori eterni pur novi
dettasti, inquietanti.
Tu, imperituro,
d’inquietudine
e d’angosciosa notte
segnasti il rigo
annoso e tremendo!
Brillasti e folgorasti
i ricchi ignavi,
ignobili profittatori,
turpi senza ritegno:
pur Cesare si prostrò
all’estrema novella,
all’angosciosa morte,
atroce e infinita.
Cos'è un uomo se tutto ciò che cava dal suo tempo non è che dormire e nutrirsi?
Una bestia, nient'altro.
(W. Shakespeare)