Se sai perché la notte fiammeggia
nelle pupille e la pioggia di astri
sui tetti della città. E’ una scheggia
nel cuore la luna e gli incastri
del buio fra le magnolie nei parchi.
Non esitare, poggia il capo stanco
sul mio petto. Guarda infine i varchi
fra le rovine del silenzio. Bianco
è il respiro che muore nella brezza.
Ahimè, conobbi solo il dolore:
solo ti posso offrire aride rugiade,
una voce senza Dio, la carezza
dei flutti sull’orizzonte incolore.
Stringiti a me, ora che il cielo cade.
avalon - http://zret.blogspot.com/