"Aspetta,
non andare!"
Ma non ascoltasti:
invano ti avvertii
che il dolore è insonne,
che il futuro muore,
se recidi i fili dei ricordi.
Ora sono qui
sotto il cielo
increspato dalle lacrime
del vento.
Attendo,
forse spero.
Si rincorrono i rintocchi,
il piombo della solitudine
si fonde sul cuore.
Mi ritaglio un sogno
in questo incubo infinito,
feritoia su una luce
che mai splenderà.
avalon - http://zret.blogspot.com/