Fiorisce sul mare l’ultima aurora:
laggiù s’incurva l’arcobaleno
di fuggenti costellazioni, sfiora
i limpidi confini del sereno.
Ripensa alla sua terra brumosa,
rivede Roma, angiporti e lucerne,
Napoli sulla costa sinuosa,
le balze di Malta, solenni, eterne.
Rivede Cristo e Giuda Tommaso;
ripensa il mistero della Carne
che accoglie Dio; il lento occaso
su un Uomo dalle membra nude, scarne…
E l'aurora è oramai tramonto:
sull'arena muoiono i frangenti.
Tristemente si spegne il racconto
della vita, nell'eco azzurra dei venti...
[Modificato da macrino 30/08/2017 15:00]
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