Novembre

Indossò l'impermeabile,
scordò l'ombrello
e incontrò un'improvvisa pioggia.

Le ricordava un Natale passato
con la neve zuccherata
e la frutta caramellata,
non come quell'acqua salata
e i sorrisi asciutti,
l'aria gonfia di sale.

Evitò le pozzanghere
perché vi si riflettono
gli spettri,
e tutto appare così vivo.

Si scrollò di dosso un pensiero,
entrò in un caffè
ma non smise di piovere.

"Indossò l'impermeabile,
scordò l'ombrello
e incontrò un'improvvisa pioggia."

Ecco, qui mi riconosco. Se non lo scordavo di certo non pioveva. Scusami la battuta . E' chiaro che la poesia non è dedicata a me (se non altro perché continua con "Le ricordava " e non con "Gli ricordava" )

Seriamente.
Sento la poesia come un passo di vita in quest'atmofera novembrina. Un pensiero spostato ad un passato rievocato, ma con la neve e subito dopo con il suo oposto, quasi a compensare. Infine il ritorno ad un sicuro presente mentre fuori la vita scorre egualmente nel suo umido novembre.
La poesia mi arriva come una raccolta di piccole emozioni.

Piaciutissima.

Giancarlo

Difficile mi sia capitato di innamorami di poesie scritte da altri forumisti in maniera così coinvolgente e soprattutto per un lungo periodo.
Adoro lo stile, le atmosfere, la profondità e la semplicità delle tue opere.
Ormai ogni mio commento positivo diventa superfluo.

Questa tua "Novembre" è malinconicamente STUPENDA

Decisamente piaciuta, ma è già stato detto tutto nei commenti di chi mi ha preceduto.
Complimenti.

Mi è piaciuta. PIena di sgnificati.
Tuttavia non ho capito perchè, entrando in un caffè, avrebbe dovuto spiovere

Per una zolletta di zucchero è diverso: entrando in 8n caffè fa"splash!

"Si scrollò di dosso un pensiero,
entrò in un caffè
ma non smise di piovere"


Un pensiero fastidioso come l'acqua che ti bagna i piedi o entra nel colletto dell' impermeabile, un pensiero che non va via, insistente, un pensiero che continua a pretendere la scena mentre saltelli tra le pozzanghere. Un pensiero che si scrolla rapidamente di dosso come acqua da un ombrello. "Entrò in un caffè".. un riparo caldo, "ma non smise di piovere". Eccolo dunque il pensiero che s'era perso, il sommerso "riemerso".

Molto bella.

Bellissima Shilke! Densa e profonda, mi piace!

Non immaginate quanta forza possano trasmettermi i vostri apprezzamenti...
Data la mia scarsa fiducia in me stessa probabilmente senza il vostro appoggio nemmeno sarei qui ancora a scrivere.

perciò... Grazie.

~ Shilke, 18/11/2012 20:01:

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Non immaginate quanta forza possano trasmettermi i vostri apprezzamenti...
Data la mia scarsa fiducia in me stessa probabilmente senza il vostro appoggio nemmeno sarei qui ancora a scrivere.

perciò... Grazie.

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Io invece sono sempre qui a sperare di leggerti.

Meriti tutta la nostra stima e sono io a ringraziarti.

Ciao

Giancarlo

Cobite, 19/11/2012 00:55:

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Io invece sono sempre qui a sperare di leggerti.

Meriti tutta la nostra stima e sono io a ringraziarti.

Ciao

Giancarlo

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Quoto Giancarlo!

Non buttarti giù: ci penseranno bene gli altri!!!!

Poesia deliziosa, una dellle più belle. Di grande spessore l'immagine delle pozzanghere come specchio. Bravissima

Raffinata, stilisticamente affascinante ed intrigante, dalle atmosfere coinvolgenti come tutte le tue poesie anche questa ha una potenza evocativa non indifferente. Le immagini sono uno dei tuoi punti forti. Trovo molta grazia in questi tuoi versi così dolci e malinconici.
Piaciutissima.



Laura.