LETTERA PER TOMMASO
Tommy, non leggerai mai questa lettera; un'emorragia cerebrale ti ha fermato ed ora sei in coma, col cervello pieno di quel sangue che ti dona la vita. Sangue che ora ti sta portando alla morte o a vivere come un vegetale se ti risveglierai.
Ricordi Tommy, le sere d'estate, quando tu e tua sorella, venivate a giocare da me, io non avevo il permesso di allontanarmi da casa, ed allora tutti riuniti presso di me. Io ero l'unica ad avere il televisore, ed ogni bambino o ragazzo (di sera gli adulti) aveva la propria sedia di casa mia con sotto segnato il nome, oppure si sedeva sul divano a guardare la tv dei ragazzi.
Ricordi Tommy? Le sere che giocavamo a nascondino e quella volta che tu mi trovasti nascosta tra la mia casa e il fosso, e lì mi baciasti ed io ti mollai un ceffone. Avevi una macchia rossa sul viso chiaro, i tuoi occhi azzurri stupìti, i tuoi capelli biondi illuminati solo da una pallida luna. Quante volte hai cercato di baciarmi di nascosto, lo so, mi amavi ma io no. E quella volta che mi hai chiesto se ero ancora vergine? Io ti ho detto che non erano fatti tuoi, ma non sapevo nemmeno cosa volesse dire. Poi mio marito te l'avrà raccontato che ero vergine, è il tuo migliore amico, che sta soffrendo per te, come me. Tu studiavi, eri un "secchione", ma volevi aiutare i tuoi genitori ad uscire dalla miseria, e ci sei riuscito. E tua sorella era la mia migliore amica.
E sempre tu mi hai presentato a Francesco, che io già conoscevo ma che istintivamente non mi piaceva per nulla, un giorno di novembre l'hai portato nella mia nuova abitazione e hai detto che tu non potevi venire alla festa del mio compleanno, ma poteva venire Francesco; ed io ho detto NO, davanti a te e a lui, che me lo ha sempre rinfacciato. Fu così che nacque la storia tra me e lui; forse se tu avessi insistito avrei amato te, forse tu eri l'uomo giusto per me. Forse....
E poi al mio matrimonio ti sei ubriacato, ma lo stesso venivi a trovarci una volta alla settimana, e Claudia che ti proponeva quei ridicoli indovinelli che si inventava lei, e che nessuno indovinava mai. Quanto ci hai invidiato, allora! Poi anche tu, come promesso, hai avuto la possibilità di avere una bella casa, una bella auto, donne e soldi; ma nessuna volevi, pensavi ancora a me, ed io, quasi, ne ero lusingata.
Dopo il divorzio, anche se abitiamo a 3 km di distanza, non hai più voluto vedermi; ed io so il perchè. Per te ero sempre la moglie del tuo migliore amico. Magari avrebbe potuto essere diversamente, chi può dirlo?
Ora i tuoi genitori, vecchissimi, aspettano il tuo risveglio; non so cosa dirti Tommy, se è meglio che tu lasci questo mondo o se dovresti lottare per vivere come un vegetale, sempre sull'orlo dell'abisso, perchè non guarirai mai.
No, Tommy, non doveva finire così la tua storia; tu sei buono, semplice e adorabile. Mentre ti scrivo ho il cuore colmo di ricordi e di angoscia. Vorrei essere accanto a te e baciarti io, questa volta, non un bacio rubato, ma un bacio spontaneo ad un amico che quando se ne andrà lascerà in me un ricordo indelebile .
E non te l'ho mai detto!
Ed ora è troppo tardi.
Ciao Tommy, ti ho sempre voluto bene.
p.s. Tommy è morto