soliloquio della morte

A.Bonelli
00martedì 28 luglio 2015 13:05
Ovunque vado
semino dolore
e contro mi si punta l'indice,
come crudele antagonista della vita,
ma e' il mio ruolo
che non ho scelto.
E mi pesa sostenerlo,
triste dover mietere vite,
ancora legate al vivere,
penoso lasciare scie di lacrime,
ma non posso essere diversa.
Chi ha mai pensato
che viver cosi' non sia condanna
anche per la morte?
cosmicvasco
00martedì 28 luglio 2015 16:13
Un lavoro terribile, ma qualcuno deve pur farlo... [SM=g27811]
garofano a.
00martedì 28 luglio 2015 21:42
Difficile la risposta, quanto farsi la domanda
o forse , solamente non esiste.

Ciao Pino [SM=x142870]
verranno.a.chiederti...
00venerdì 31 luglio 2015 12:35
"La vita è un lento morire" scrissero; mi piace pensare che la morte non sia così "sola" in questo compito così amaro... magari la morte siamo un po' tutti noi! Comunque una bella poesia. [SM=x142870] Salvo.
Raggio di Sole21.
00venerdì 31 luglio 2015 16:06
Il primo commento mi ha fatto un po' sorridere: certo forse è un po' come dice verranno.a.chiederti... La morte non è poi così sola.
E forse la morte la morte non sa che a volte falcia vite che non si possono definire tali. Brrrr... scusami ma pensarci mi ha fatto venire i brividi.
Abbraccioni

[SM=x142887]

Laura.
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