italmarko
00martedì 7 aprile 2015 17:53
Q120

Cosa ne sarà di me
se non produco altri scalpori
Chi sfamerà la testa di un arrivato.
Passeggiare con i miei pensieri
o tornare dov’è partito il mio cammino.
Non ne vedo il tempo
non ne ho la voce
Quel che è fuori di me non mi appartiene,
quel che potrò donare ad altri
non farà di me un cavaliere.
Ora che ho visto il mare
Supplico che non mi venga un colpo
per poterlo attraversare.
garofano a.
00martedì 7 aprile 2015 20:03
Molto ben scritta e di notevole spessore , una attenta analisi
di un essere, i suoi pregi i suoi difetti.
i suoi desideri.

è un grande peccato che non abbia titolo.
ho sentito la tua spiegazione in merito,
ma la poesia comincia dal titolo, a volte è chiave a volte fronzolo
a volte poesia stessa, perchè non provi?

Ciao Pino [SM=x142870]
italmarko
00giovedì 9 aprile 2015 18:13
grazie Pino del tuo consiglio,
proverò ma mi sembra di "condizionare"
un pensiero non è mai col titolo,nasce come pensiero,
poi da chi legge viene delegato a poesia
(è sempre per gli altri la "poesia")
Rosy.S
00sabato 11 aprile 2015 09:42
Quel "che non mi venga un colpo" mi sembra molto prosastico e sbrigativo, e anche "se non produco altri scalpori" non mi convince. La poesia la trovo un po' frammentaria nell'accostamento dei significati, o forse sono io a non riuscire a trovare l'unitarietà tra le varie sequenze.

Rosy.S
00sabato 11 aprile 2015 09:53
italmarko, 09/04/2015 18:13:

grazie Pino del tuo consiglio,
proverò ma mi sembra di "condizionare"
un pensiero non è mai col titolo,nasce come pensiero,
poi da chi legge viene delegato a poesia
(è sempre per gli altri la "poesia")




gli altri devono poter trovare un "tema" da cui certamente possono diramarsi i pensieri.

Anche quando scriviamo un'email, occorre specificare "l'oggetto": questo affinchè il destinatario possa orientarsi, individuare, scegliere, capire qual è l'interesse comune che unisce per empatia chi scrive e chi legge.

Tempo fa mi trovavo a un concorso di poesia e alla fine il presidente di giuria spiegò l'importanza del titolo, che non va messo a casaccio, e disse che quando i giurati devono scegliere tra due buone poesie: una senza titolo o con un titolo a casaccio e l'altra con un titolo a sua volta poetico e rappresentativo, è il titolo che fa la differenza.
E fa differenza anche per il lettore:
se io entro in forum quando ho solo una ventina di minuti di tempo libero, la prima cosa che faccio è scorrere i titoli per decidere quale poesia aprire e leggere.

Ciao.


debona
00sabato 11 aprile 2015 15:55
Il titolo e' decisamente il primo passo per permettere al lettore di attraversare la soglia delle tue emozioni. La poesia nei suoi significati mi e' piaciuta molto. [SM=x142922]
camilloextrema
00sabato 11 aprile 2015 18:22
Trovo interessante questo tuo pensiero.
E' un po' la situazione che viviamo tutti quanti oggi.
Ci viene chiesto sempre di più in ogni aspetto della nostra vita.

Bravissimo.


Claudio
italmarko
00lunedì 13 aprile 2015 18:31
a Rosy.s.
mi fa piacere questo dialogo costruttivo,ma non mi tova d'accordo
se la leggi per fare un'analisi delle parole è segno che non ha acceso nessuno dei tuoi interruttori.
va bene cosi,grazie comunque dei tuoi venti minuti.
marco.
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